CATANIA – Treni bloccati stamattina per la protesta degli sfrattati. Una rappresentanza di cittadini senza casa, ha occupato i binari sugli archi della via Dusmet, davanti alla sede dell’assessorato ai servizi sociali. Quattro i nuclei familiari che chiedevano a gran voce il rinnovo delle convenzioni con i b&b, in scadenza oggi, e la possibilità di avere un alloggio popolare, anche alla luce della consegna, da parte del sindaco, di 24 abitazioni nel quartiere Librino, in viale Moncada 12.
Una manifestazione eclatante terminata solo quando il capo di Gabinetto, Beppe Spampinato, e la dirigente dei servizi sociali, Carmela Campione, hanno ricevuto una delegazione all’interno dell’assessorato. “Abbiamo rinnovato la convenzione con i b&b fino al 5 settembre – assicura la Campione – e stiamo provvedendo, insieme ai servizi casa comunali, a trovare le soluzioni più adatte per l’emergenza abitativa”.
Le richieste dei ragazzi senza abitazione, tutti molto giovani, sono quelle di un alloggio popolare o comunque di una soluzione che possa permettere loro di non dormire in auto, per strada, di dare un tetto ai propri figli. Una situazione difficile, per qualcuno impossibile – c’è chi ha problemi di salute e una delicata situazione familiare – che li ha portati a sfidare il sole, il caldo e i treni, e salire sugli Archi della marina in attesa che qualcuno desse loro una speranza. “Per adesso abbiamo rinnovato la convenzione e nessuno avrà problemi nei b&b – aggiunge Beppe Spampinato – in più stiamo lavorando con gli IACP per trovare una soluzione e riuscire ad avere entro fine settembre delle stanze per l’emergenza abitativa”.
L’ubicazione di questi piccoli appartamenti è segreta per motivi di sicurezza. “Certo, si tratta di una soluzione tampone – prosegue Spampinato – e parliamo di emergenza, ricordando che, per quanto riguarda le graduatorie, abbiamo consegnato 24 alloggi popolari alcuni giorni fa e ci apprestiamo a consegnarne altri tra pochissimo. Tutte le persone che oggi erano sul cornicione e sui binari della ferrovia – garantisce – hanno e continueranno ad avere un tetto sulla testa, per uno di loro sono iniziati gli accertamenti dei servizi sociali e riusciremo a trovare una soluzione anche in questo caso”.
Un altro incontro è previsto il 30 settembre e in quell’occasione dovrebbero essere pronti i mini appartamenti per l’emergenza casa.