PATERNO’. Lasciate in mezzo ad una strada. E’ questa la fine che hanno fatto le dipendenti dell’Ipab “Salvatore Belia” di Paternò, la struttura che accudisce perlopiù persone anziane e che trovano conforto nel servizio quotidiano delle operatrici. Piccolo particolare: alle lavoratrici dev’essere saldato il conto di ben 35 mensilità. Un’assurdità che si è complicata ulteriormente dopo che la Regione ha di fatto estinto l’Ente. Tutto certificato, nei giorni scorsi sulla Gazzetta Regionale Ufficiale. In teoria, ma anche sulla carta, le dipendenti passano a tutti gli effetti a carico del Comune. Ma il saldo degli stipendi resta pura utopia. Una chimera che le lavoratrici hanno deciso non potere più tollerare: “Siamo allo stremo. Abbandonati da tutti: e tutti prendono tempo. Ora basta. Basta, basta. Non abbiamo più come poter portare avanti le nostre famiglie e c’è chi ha venduto le proprie cose più care e preziose per potere pagare le bollette o portare a casa il pane. Questa mattina cominciamo la nostra protesta: pretendiamo che si intervenga”.
Una manifestazione di protesta che andrà avanti ad oltranza proprio dinanzi alla struttura. Loro, con senso di responsabilità, hanno proseguito nel loro lavoro e nel loro servizio. Ma, sino ad oggi, non hanno ottenuto nulla. “Così non può più andare. Ci hanno umiliato: oggi pretendiamo risposte serie”.