CATANIA – L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV), Osservatorio Etneo, ha comunicato che, secondo i rilievi effettuati nella mattina di lunedì 11 agosto, il flusso lavico sull’Etna non è più alimentato. L’attività di lava, in forte decremento già dalla tarda serata di ieri, si è quindi interrotta.
Resta attiva l’attività stromboliana al Cratere di Sud Est, con il lancio di materiale balistico che ricade all’interno dell’orlo craterico. Questa attività è accompagnata da un’emissione di cenere discontinua, che si disperde rapidamente nell’area sommitale.
Tremore vulcanico e attività infrasonica
Il tremore vulcanico si mantiene su valori medi, con sorgenti localizzate tra il Cratere di Nord Est e il Cratere Voragine, a circa 2800 metri sul livello del mare. L’attività infrasonica è moderata, sia in termini di numero di eventi che di ampiezza, e le localizzazioni sono prevalentemente in corrispondenza del Cratere di Nord Est, con occasionali eventi al Cratere di Sud Est.
Le reti di monitoraggio delle deformazioni del suolo non hanno rilevato variazioni significative nelle ultime ore. L’INGV continuerà a monitorare costantemente l’attività dell’Etna per aggiornare la situazione.

