CATANIA – È composta da circa trenta studenti in ingegneria, età media 24 anni, l’equipe tutta catanese “Hybrid Katane”, la squadra che da oltre tre mesi lavora incessantemente al progetto di “Etna Revo”, un’automobile urbana speciale che il prossimo giugno parteciperà, per la prima volta a rappresentanza dell’Ateneo di Catania, alla Shell Eco Marathon di Londra, la tradizionale gara disputata tra studenti di tutto il mondo.
Automobile “speciale” perché la scommessa è quella di costruire una vettura, con tutte le caratteristiche di un’auto urbana, quindi con freno a mano, freni a dischi, portiere con chiusura e tutto ciò che costituisce una comunissima automobile, capace di percorrere però più chilometri possibili con un solo litro di combustibile. Etna Revo tra le tante caratteristiche d’eccezione vanta: basso coefficiente di resistenza aerodinamica, massa attorno ai 150 kg, propulsione ibrida, generatore elettrico di 3kW.
Costituita in carbonio e alluminio Etna Revo è ancora in “cantiere”, come ci spiega il team leader Antonio Gurgone: “abbiamo ancora due mesi di tempo per terminare il nostro progetto, un vero ringraziamento va all’Università di Catania che ci ha finanziato e sostenuto, spesso sento dire di molti coetanei che sentendosi abbandonati dall’Ateneo decidono di iscriversi in altre città, noi invece siamo stati molto incoraggiati e aiutati, l’Ateneo di Catania c’è”.
Parole significative ricche di orgoglio e soddisfazione. Ieri anche il sindaco Enzo Bianco ha espresso orgoglio in un post condiviso sulla propria pagina Fb in occasione dell’incontro tenuto al Polo bioscientifico dove il team ha parlato del progetto, il primo cittadino ha condiviso una foto che lo ritraeva a bordo di Archimede, un’altra automobile speciale, ricoperta di pannelli solari, anche in questo caso ideata e “fabbricata” da giovani cervelli made in Sicily.
“L’equipe ha lavorato giorno dopo giorno con pazienza e costanza – prosegue Gurgone – c’è voluto molto olio di gomito e tanta attività di ricerca, il lavoro è stato difficile ma questo ci ha permesso di confrontarci con ciò che vorremmo diventasse la nostra professione”.
A giugno dunque Etna Revo sarà a Londra insieme a venti componenti del team Eco Hybrid Katane. L’Università di Catania oltre alla sponsorizzazione, ha permesso ai giovani ingegneri di utilizzare i locali del nuovo polo tecnologico d’Ateneo, diventato il vero e proprio laboratorio d’assemblaggio di Etna Revo, ma a proposito: a cosa si deve questo nome? “Etna in onore della nostra Etna – conclude Antonio Gurgone – Revo per Revolution, perché se tutte le auto avessero queste spettacolari caratteristiche siamo certi che l’intero pianeta vivrebbe una vera rivoluzione: meno inquinamento per un ambiente più sano”.
