Eurospin a Cibali, accusa di abuso d'ufficio: fissata l'udienza - Live Sicilia

Eurospin a Cibali, accusa di abuso d’ufficio: fissata l’udienza

La costruzione del supermercato di via Sabato Martelli Castaldi al centro di una vicenda giudiziaria che, si trascina dal 2019

CATANIA – Le indagini sono state chiuse poco più di un anno fa. Adesso, però, il fascicolo aperto dalla procura di Catania per il presunto abuso d’ufficio sulla costruzione del supermercato Eurospin a Cibali arriva a una nuova fase: tra un paio di settimane si terrà l’udienza preliminare nel corso della quale il giudice Luigi Barone deciderà dell’eventuale rinvio a giudizio o archiviazione del procedimento. In cui l’indagato più noto, almeno per quanto riguarda il Comune, è il direttore dell’Urbanistica, l’ingegnere Biagio Bisignani.

Stando a quanto appreso da LiveSicilia, la notifica della fissazione dell’udienza è arrivata pochi giorni fa. A doversi presentare davanti al gup sarà anche un funzionario della direzione Urbanistica, l’ingegnere Salvatore Bonaccorsi, responsabile unico del procedimento al termine del quale è stato concesso il permesso di costruire diventato pietra dello scandalo. Nell’elenco degli indagati formulato dal sostituto procuratore Angelo Brugaletta, figurerebbero anche consulenti esterni e personale interno di Eurospin Sicilia spa.

Il supermercato della discordia: la storia

La notizia dell’apertura del fascicolo da parte degli uffici di piazza Verga era stata diffusa a dicembre 2019 da LiveSicilia, poco tempo dopo l’inizio dei lavori nell’area verde nei pressi del viale Mario Rapisardi. Una zona particolare, poiché adiacente al cosiddetto Centro direzionale Cibali, cioè la porzione di terreno di 18 ettari su cui il vecchio piano regolatore generale, quello del 1969, prevedeva una imponente colata di cemento.

L’Eurospin costruito e aperto a Cibali guarda tutta quell’area da vicinissimo e proprio per questo motivo, sin dai giorni in cui era solo un cantiere, quei lavori hanno attirato l’attenzione di molti. Tra i quali gli esponenti del Movimento 5 stelle in Consiglio comunale, che hanno presentato una denuncia a novembre 2019. Un mese dopo, i militari avevano fatto il loro ingresso negli uffici di via Biondi – sede dell’Urbanistica – e avevano portato via le carte del progetto e delle sedute di conferenza dei servizi durante le quali era stato discusso. Subito dopo, il cantiere era stato bloccato dal Comune prima per due mesi. E poi per 18.

Il progetto all’inizio

Il progetto del supermercato è stato presentato nel 2017 dalla Recosta srl, società che si è avvalsa della consulenza tecnica dell’ingegnere Santi Cascone. Quest’ultimo ex presidente dell’Ordine degli ingegneri, assessore ai tempi della sindacatura di Raffaele Stancanelli, ed “esperto” tenuto in grande conto sia dall’ex sindaco Enzo Bianco sia da Salvo Pogliese.

Cascone, nella relazione con la quale sottopone al municipio il progetto del supermercato, cita una proposta di variante al Prg approvata in giunta da Bianco e legata al vicino Centro direzionale Cibali: in buona sostanza, l’amministrazione nel 2017 immagina un nuovo progetto per quell’area nei pressi dello stadio, che prevede la variazione di destinazione d’uso e la costruzione di 156mila metri cubi di parcheggi, strade, palazzi ed esperimenti di social housing.

Secondo l’ingegnere incaricato dai privati, la variante approvata dalla giunta è un punto di partenza: se al Centro direzionale Cibali certe zone diventano a “uso residenziale-commerciale“, lo stesso può dirsi per le vicine aree del supermercato. Che, si legge nel documento della Recosta srl, “ricade in zona L del vigente Piano regolatore generale della città di Catania e risulta contrassegnato con la lettera S, edificio scolastico“.

Il nocciolo della questione e il ruolo del Comune

Il nodo della questione ruota tutto attorno a queste lettere. La S, che esiste nelle tavole ma non è citata nelle norme di attuazione al Piano regolatore generale. E la zona L, per la quale esistono invece 13 possibilità edificatorie, incluse anche “mercati generali, mattatoi, centrali del latte, cimiteri, attrezzature sanitarie e impianti per istruzione media, professionale e superiore”.

Da questo, dipende, insomma, la legittimità della costruzione dell’Eurospin di via Sabato Martelli Castaldi oppure no. Un fatto che, tra meno di quindici giorni, a quattro anni dalla costruzione, approderà a piazza Verga per l’udienza preliminare. A quel punto bisognerà capire anche che intenzioni avrà il Comune di Catania: il municipio intenderà costituirsi parte civile in nell’eventuale processo contro un suo dirigente?


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