SAN MARCO D’ALUNZIO (ME) – La prima sezione penale del Tribunale di Milano ha assolto “perché il fatto non sussiste” un ex operaio di San Marco d’Alunzio che era imputato di aver chiesto l’indennizzo a un’assicurazione per le gravissime lesioni riportate in seguito a un incidente stradale avvenuto il 17 giugno del 2017 ad Alcara Li Fusi, nel Messinese. Lo rende noto il suo legale, l’avvocato Massimiliano Patti del foro di Patti.
L’uomo, oggi 42enne, scendendo dall’auto sulla quale viaggiava come passeggero, è stato spinto accidentalmente dallo sportello della vettura ancora in movimento cadendo giù da un muretto e precipitando nel vuoto, di spalle, su una pietraia dopo un volo di due metri e mezzo, riportando la frattura di una vertebra lombare, lesione che gli ha procurato un’invalidità al 70% e l’impossibilità a lavorare.
L’assicurazione gli aveva contestato “l’incompatibilità dei danni subiti con l’evento denunciato” e lo aveva querelato per avere denunciato un sinistro in realtà non avvenuto. Pende, invece, davanti al Tribunale di Patti, la causa civile per il risarcimento per il quale la parte lesa ha chiesto poco più di 2 milioni e mezzo di euro.
“Abbiamo dimostrato come la società di assicurazione – spiega l’avvocato Fabio – abbia presentato, peraltro fuori tempo, una querela pretestuosa e che costretto mio assistito a sostenere i disagi di un lungo e dispendioso procedimento a più di mille chilometri di distanza, vissuto come un’ingiustizia e una vera e propria beffa, anche per le condizioni di salute precarie”.