Non soltanto calcio. Giulio Migliaccio parla della vittoria sull’Inter, delle sue ambizioni, della sua voglia di Nazionale, ma parla anche della delicata situazione che sta attraversando il compagno di squadra Fabrizio Miccoli. “Abbiamo solo commentato con qualche battuta insieme allo stesso Fabrizio. Lui era tranquillissimo. Una delle cose che gli invidio è la grossa generosità. Ho letto tante cose gratuite, dato che si tratta di un’amicizia con una persona che non è indagata per nulla. Guarda anche lui al futuro con grande entusiasmo. Le parole di Zamparini? Bisogna fare attenzione in qualsiasi città. Non si può parlare con le persone guardando la carta d’identità”.
Fabrizio Miccoli oggi si è regolarmente allenato, è arrivato a bordo della sua Lamborghini bianca e dribblando i cronisti che lo attendevano fuori dai cancelli del Tenente Onorato di Boccadifalco, si è immediatamente fiondato in campo per proseguire la preparazione in vista della sfida contro l’Atalanta. Nessuna dichiarazione quindi per il Romario del Salento. Parla invece Migliaccio: “In due mesi sono cambiate tantissime cose. Abbiamo cambiato l’allenatore e sono andati via tanti giocatori importanti e nell’ambiente c’era un po’ di negatività. Forse anche giustamente. Quando si cambia tanto, la gente perde fiducia. La migliore medicina è la vittoria, e l’altra sera il Palermo ha fatto una grande prestazione. Il risultato è più frutto dell’ottima prestazione nostra, che dei demeriti dell’avversario. Abbiamo messo in campo voglia e determinazione. Volevamo i 3 punti e riconquistare i tifosi. Loro sono sempre stati con noi, ma volevamo riportare entusiasmo attorno all’ambiente”.
Domenica c’è l’Atalanta, ex club di Migliaccio. Il centrocampista conferma che il club orobico negli ultimi giorni di mercato era sulle sue tracce: “Il club bergamasco mi ha cercato, non lo nascondo. devo molto all’Atalanta, dato che a Bergamo ho visstuo anni intensi. Il Palermo mi ha pagato molto all’epoca, e sono contento di essere venuto qui in Sicilia, ma col pubblico bergamasco ho un ottimo rapporto. Sono oroglioso che il Palermo comunque non mi abbia voluto cedere. L’Atalanta ha trovato un muro, quando mi ha richiesto”. Il Giulio-pensiero su Mangia: “Le vittorie, al di là degli allenatori, rischiano di scatenare un effetto boomerang. Qui devono essere bravi i giocatori più esperti a mantenere i piedi per terra. Conosco benissimo Bergamo e so cosa ci aspetterà. Conosco anche Colantuono, e lo stimo. L’Atalanta ha fatto benissimo domenica scorsa: adesso il difficile sarà proprio contro i bergamaschi. Ho visto Mangia con i piedi ben saldi per terra. Riuscirà a trasmetterci le giuste sensazioni, proprio come ha fatto contro l’Inter”.