PALERMO – Perizia fonometrica irregolare, occupazione abusiva di suolo pubblico e apologia del regime fascista: sono gli illeciti che lo scorso fine settimana la Polizia Municipale ha contestato ai gestori e a un dipendente di un locale di piazza Aragona, dove gli agenti sono intervenuti su esposto dei residenti. Attese le gravi violazioni, sono state elevate sanzioni per più di 6mila euro.
Al momento del sopralluogo, nel locale era in corso un evento musicale, gestito da un DJ e con la presenza di numerosi avventori. Sebbene l’esercizio commerciale fosse autorizzato per l’attività di intrattenimento musicale, i rilievi fonometrici contenuti nella perizia esibita non erano stati effettuati all’interno dell’unità abitativa più vicina, così come prescritto dal Regolamento movida.
Sono stati disposti la sospensione dell’attività musicale, che potrà riprendere solo dopo la produzione da parte del titolare di una regolare perizia fonometrica, e il sequestro delle apparecchiature. I due gestori, inoltre, senza alcuna concessione e senza il necessario nulla osta della Sovrintendenza ai Beni culturali e ambientali, hanno occupato abusivamente 40 metri quadri di suolo pubblico.
Ma la notizia più curiosa è la denuncia per apologia del fascismo di un dipendente del locale. “Nel corso dell’intervento – si legge nel comunicato dei caschi bianchi – un dipendente è stato denunciato per propaganda del regime fascista perché, inneggiando all’interno del locale, diffondeva ad alto volume, in presenza degli agenti e di numerosi avventori, la canzone ‘Faccetta nera’ con l’impianto di amplificazione”.