TRAPANI – Cinque agenti del reparto mobile di Palermo sono rimasti feriti nel Centro di permanenza per i rimpatri di Milo a Trapani nel tentativo di sedare una rivolta nel centro di migranti. I poliziotti sono stati trasportati in ospedale e hanno riportato 5 giorni di prognosi ciascuno.
Due tunisini sono stati arrestati. La rivolta sarebbe cominciata durante una perquisizione da parte dei poliziotti per cercare oggetti che non è consentito detenere. “Aggredire le donne e gli uomini delle forze dell’ordine è diventato uno sport nazionale”, afferma il segretario generale aggiunto del Sap, Giuseppe Coco.
“La nostra è una professione sempre più esposta a rischi per l’incolumità dei colleghi. Da Torino a Bologna, per finire a Trapani, sono una trentina i colleghi rimasti feriti nell’ultima settimana in tutto il Paese, dove ormai si respira un clima di tensione costante e pericoloso e a pagarne le spese sono gli uomini e le donne in divisa”, aggiunge.
Coco precisa che “due dei migranti coinvolti nella rivolta di ieri, già noti alle forze dell’ordine in quanto responsabili di svariati reati commessi in Italia, sono stati arrestati”. “Oltre a esprimere la massima solidarietà ai colleghi feriti e ad augurargli una pronta guarigione – aggiunge Coco – auspichiamo che venga approvato al più presto al Senato il ddl sicurezza che prevede l’inasprimento delle pene per chi usa violenza e resistenza a pubblico ufficiale”.