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Facebook, insulti, coltelli e rissa

Dalla rabbia virtuale alle botte reali
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Calci, pugni e minacce con un coltello. Una rissa vera e propria causata da alcune immagini e commenti sarcastici inseriti su Facebook. Coinvolti i componenti di due famiglie a Palermo. Protagonisti della vicenda sono Carlo John Somma, 19 anni e un suo fratello minorenne da un lato, e dall’altro i tre fratelli Giuseppe, Antonio e Daniele Gebbia, di 29, 24 e 20 anni. I carabinieri hanno arrestato i maggiorenni e denunciato il minore. A provocare la rissa è stato il più piccolo dei fratelli Somma che ha pubblicato sul social network alcune foto e frasi ironiche sull’amico Salvatore Gebbia per il ritiro della patente scaturito del ritrovamento di una modica quantità di stupefacente. I due fratelli di Gebbia non hanno apprezzato lo scherzo e sono andati a casa dei Somma che hanno reagito brandendo con un coltello e sparando in aria un colpo con una pistola a salve. I cinque sono accusati di rissa aggravata, porto illegale di arma e disturbo alla quiete pubblica. Antonino Gebbia è stato medicato nel pronto soccorso dell’ospedale di Villa Sofia, da dove i medici lo hanno dimesso con 7 giorni di prognosi per lievi traumi. Quindi è stato trasferito con gli altri tre maggiorenni nel carcere dell’Ucciardone. Tutti sono stati poi rilasciati in attesa del processo, fissato per il 28 maggio.


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