Faggiano: "Trapani più giovane | Difficile portare qui Caputo" - Live Sicilia

Faggiano: “Trapani più giovane | Difficile portare qui Caputo”

Il direttore sportivo del Trapani ha ammesso in conferenza stampa di aver seguito le logiche societarie, e le richieste di Serse Cosmi, per allestire un organico di buon livello, dall'età media molto bassa ma anche dal talento piuttosto evidente.

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TRAPANI – Daniele Faggiano riassume in una conferenza stampa la condotta del Trapani sul mercato. Il direttore sportivo dei granata ha ammesso di aver fatto tutto ciò che poteva, in base alle possibilità economiche messe sul campo dal Comandante Morace, e di essere soddisfatto di aver chiuso il mercato in entrata ben prima dello scadere del 31 agosto: “Ora la società riesce ad attirare molti giocatori a venire, cosa che prima non avveniva perchè, essendo una società nuova, il Trapani non era così accattivante. Le trattative sono state tante, io pretendo il massimo da me stesso e posso pretendere il massimo dai calciatori, il presidente sta già facendo uno sforzo enorme sul piano economico, su quello mentale e su quello organizzativo per tenere la squadra in serie B. Noi non abbiamo fatto colpi all’ultimo giorno, perchè sono quelli non programmati. Abbiamo fatto degli acquisti mirati. Io sono andato a Milano l’ultimo giorno, chi si aspettava qualcosa è rimasto deluso, perchè con Cosmi, come con Boscaglia, abbiamo cercato di costruire il 90% della squadra già nella prima fase del mercato. Noi abbiamo questa mentalità, poi magari in B ci sarà qualche squadra che ha costruito la rosa all’ultimo giorno e farà meglio di noi, ma al momento resta un grosso punto interrogativo”.

L’unico rimpianto del Trapani e di Faggiano risponde al nome di Ciccio Caputo. L’attaccante del Bari è stato a lungo al centro di una trattativa tra i due club, ma gli eccessivi costi dell’operazione hanno portato la punta lontano dalla Sicilia e poi alla corte di Prina alla Virtus Entella: “Caputo era il nostro principale obiettivo, perchè è un attaccante che può giocare da prima o da seconda punta, non lo abbiamo preso perchè il Bari ce lo voleva dare in prestito oneroso e a determinate condizioni economiche, e noi non siamo in condizione di poter spendere soldi per un prestito. A me dispiace non averlo portato a Trapani, ma abbiamo comunque preso Torregrossa che era richiesto da tante squadre in serie B”.

Detto di Caputo, Faggiano ribadisce la sua soddisfazione per quanto fatto sul mercato: “Il budget comunque era limitato, se avessimo voluto prendere qualcun altro, sarebbe dovuto andare via qualcuno. Abbiamo cinque attaccanti, visto che consideriamo anche Nadarevic come punta. E in più abbiamo Sodinha e Coronado. Mi dispiace proprio il fatto che non sia arrivato l’attaccante che Cosmi si aspettava, ma comunque abbiamo costruito una squadra abbastanza presto. Abbiamo fatto un investimento importante per Scozzarella, il giocatore che ci è costato di più, mentre Perticone è arrivato quasi a costo zero e il costo di Nadarevic è diluito negli anni. Su Falco noi conoscevamo le sue qualità, ora gioca in serie A, non ci lasciamo influenzare dal passato. Siamo stati rimproverati di non aver fatto un sacrificio per lui, ma c’erano le problematiche legate al riscatto”.

E la costruzione del gruppo da mettere a disposizione di Serse Cosmi si è basata su elementi già seguiti in passato, quando sulla panchina del Trapani sedeva Roberto Boscaglia: “Noi abbiamo bisogno di guardare al bilancio, anche sul piano delle spese che riguardano un club. Purtroppo, anzi per fortuna abbiamo un presidente come Morace che guarda molto queste cose, così come le guardiamo noi. E non dimentichiamo che l’anno scorso, squadre che hanno speso molto più di noi hanno rischiato la retrocessione sul campo. Ho deciso di sforare un po’ il budget perchè la città di Trapani merita una squadra con tanti ottimi giovani, che sia in grado anche di rischiare un po’ di più quando scende in campo”.

Una rosa costruita seguendo le logiche di mercato e le richieste di Cosmi, che ha deciso di schierare il Trapani con il 4-3-1-2. E gente come Nadarevic e Basso ha bisogno di lavorare duramente per trovare un posto nell’undici granata: “Abbiamo lavorato per tutta l’estate, soprattutto su Nadarevic e Basso. Loro sono in grado di potersi adattare a diverse situazioni, in particolare Basso che sta lavorando per adattarsi, ma se dovessero arrivare delle richieste le valuteremo. Arrivi dal mercato svincolati? Li potremmo valutare, ma non dimentichiamo che abbiamo sforato il budget, quindi tutto dipenderà dai costi. Ho provato a portare Falcinelli, ma ha ammesso di ambire a qualcosa di più. A Cacia ci ho pensato, ma se non potevo ambire a Falcinelli, era difficile puntare su di lui. Il Trapani, essendo una società formata come la vedete, può puntare sull’arrivo di tanti giovani in prestito, come si è visto l’anno scorso, anche perchè non abbiamo un grandissimo settore giovanile, più per una questione strutturale. Per ora restiamo così, a meno che non ci chiedono qualcuno”.

Infine, Faggiano ribadisce di trovarsi alla grande nei panni del direttore sportivo di una realtà emergente e che guarda soprattutto a mantenere al meglio il bilancio societario: “Non ci penso proprio ad andare via, a Trapani sto benissimo. Certo, finalmente rispetto agli anni passati ho visto un po’ più di soldi con cui lavorare (ride, ndr), ma qui è come stare in famiglia”.


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