“Le otto circoscrizioni di Palermo costano ai cittadini oltre 2 milioni e mezzo all’anno e non hanno neppure il potere di sostituire una lampadina fulminata, o riparare una buca in strada. Senza poteri le circoscrizioni sono inutili e il decentramento non può più essere un ufficio di collocamento della politica”. Lo dice Davide Faraone, candidato a sindaco di Palermo, che annuncia, durante la tappa odierna del proprio tour ‘La prima cosa bella’, uno dei primi punti del suo programma: l’abbattimento dei costi della politica.
“La politica ritroverà dignità e fiducia tra i palermitani – aggiunge – se comincerà a fare scelte coraggiose. Io il coraggio ce l’ho e dico fin d’ora che, se sarò eletto sindaco di Palermo, dimezzerò gli assessori comunali da 16 a otto, lavorerò per ridurre le indennità dei consiglieri comunali, abolirò i Cda delle municipalizzate nominando amministratori unici, attuerò un vero decentramento che non sia il collocamento dei politici, ma uno sportello al servizio dei cittadini”. “I risparmi, che sono davvero ingenti – conclude – verranno utilizzati esclusivamente per le politiche giovanili”.