PALERMO – “Un’escalation di organizzate intimidazioni”, così Desiree Farinella ha definito la vicenda che l’anno scorso è culminata nella revoca dal ruolo di dirigente dell’ospedale dei Bambini di Palermo.
Una storia strana, segnata dall’intreccio fra politica e sanità. Innanzitutto perché uno dei due indagati è il deputato regionale di Forza Italia Gaspare Vitrano. L’altro è l’ex direttore sanitario dell’ospedale Civico, Gaetano Buccheri. Sono entrambi indagati per tentata violenza privata aggravata dal fatto di avere agito con autorità e con abuso di relazioni di ufficio.
Intreccio politica e sanità
Sullo sfondo, pur non essendo indagati, ci sono anche due manager della Sanità, nominati dalla politica. Mentre nessun dubbio può esserci sul ruolo esclusivamente politico dell’assessora regionale Giovanna Volo e del governatore Renato Schifani.
Il 23 gennaio scorso Farinella viene convocata dal manager del Civico Roberto Colletti che le avrebbe annunciato la revoca dell’incarico. È l’effetto del caso esploso per le proteste di una mamma sui disservizi nel reparto di Nefrologia durante il ricovero del figlio. La dirigente protesta, ritiene che si tratti di un’ingiustizia. Colletti le avrebbe detto che non è una sua decisione, ma “ci sono stati incontri in assessorato”.
L’ispezione dei Nas
Il 24 gennaio i carabinieri del Nas fanno un’ispezione nel reparto assieme al personale del Dipartimento regionale per le attività sanitarie dell’assessorato. Gli accertamenti escluderanno la sussistenza di criticità, non ci sono responsabilità della dirigente. Lo stesso giorno Colletti, così ricostruisce Farinella nel suo esposto, “con tono quasi commosso” le annuncia di voler tornare sui propri passi. Lo dice nel corso di un incontro a cui sarebbe presente anche Buccheri, il quale avrebbe detto che non è lui “volere la testa” di Farinella.
Il condizionale è d’obbligo visto che di questi incontri non ci sono registrazioni. Da qui in poi si verificano delle strane circostanze, sempre denunciata da Farinella. Viene contattata da un collega igienista che lavora in assessorato. Si incontrano al bar, discutono e fissano un incontro per l’indomani in ospedale.
La mattina seguente, mentre sta andando al Civico, il collega la raggiunge a piedi in corso Tukory e le dà un suggerimento. La cosa migliore da fare, su proposta dell’assessore Volo, è “una uscita di scena spontanea per una quindicina di giorni per ferie o malattia”. Sono gli stessi suggerimenti che da lì a poco le rivolgeranno Vitrano e Buccheri. Con una differenza sostanziale. Farinella, che ha capito la pesantezza del clima, li registrerà.
“La Volo insiste”
L’incontro del 31 gennaio resta impresso negli audio. Vitrano e Buccheri dicono che “non si possono crocifiggere le persone senza sapere che peccato hanno fatto”, ma “c’è la Volo che insiste“, e allora la soluzione è “pigliarsi 15 giorni di ferie o di malattia e chiudiamo il discorso”. Tutto questo perché “il presidente (Renato Schifani ndr) deve dare una risposta”. Bisogna salvare “la faccia” di tutti. Schifani è intervenuto in maniera energica, ha pubblicamente detto che se qualcuno ha sbagliato pagherà.
“Il mio referente politico”
In ballo c’è “l’immagine del presidente Schifani” e dunque l’assessora avrebbe preso la decisione di individuare in Farinella la responsabile. Buccheri pensa di scrivere un ordine di servizio con cui la dirigente assente per malattia viene sostituita per 15 giorni e per tranquillizzarla dice: “Te lo faccio scrivere a te l’ordine di servizio, non ti preoccupare non ci sono trucchi lo sto dicendo davanti al mio referente politico (l’onorevole Vitrano nel frattempo arrivato nella stanza ndr), è mio fratello te lo puoi scrivere come vuoi, non ti faccio difficoltà non ti voglio fare un trabocchetto. Stai salvaguardando il presidente non a me, il presidente ci ha fatto una figura di merda”.
In realtà, secondo Farinella, dietro potrebbe esserci una manovra per favorire al suo posto la nomina di una persona a loro vicina. Nell’esposto fa il nome di Stefania Bonfante. Due ore dopo Farinella riceve una telefonata dalla segreteria del direttore sanitario Buccheri. Vogliono una risposta. La dirigente risponde con una nota ufficiale che fa protocollare e con la quale dice che non accetta le condizioni proposte e fa riferimento all’incontro avvenuto nella mattinata.
La donna misteriosa
All’indomani si presenta al lavoro e riceve una telefonata da una persona che non conosce. È una donna che dice di volere sistemare le cose. Anche questa conversazione viene registrata. Ha – così racconta – trascorso la serata con la sua amica, l’assessore Giovanna Volo: “Ho parlato con l’assessore che sa benissimo che non c’è nessuna colpa, che lei ha lavorato bene. Io sto chiamando per lei, posso anche chiudere immediatamente. Io sto facendo una cortesia perché ho sentito accorate persone a me care di cui mi fido ciecamente e quindi mi sono spesa per lei. Il suo lavoro è encomiabile e se il sistema siciliano fa schifo non è certo colpa di lei che sarà bravissima. L’assessore mi aveva detto che era dispiaciutissima e che era un’ assurdità quella che stava succedendo”.
Infine la donna annuncia che “l’assessore è ferma con la penna in mano per fare il provvedimento di spostamento. Il mio intento è solidale, Giovanna mi ha detto che se si mette 15 giorni in ferie non c’è nessun problema, questa cosa viene dimenticata in un secondo e non c’è nessun provvedimento e lei rimane al suo posto… non le succede niente”. Farinella “deve dare un segnale per continuare le cose belle che sta facendo per non avere rotte le scatole”.
Farinella avverte un malore, ha bisogno di allontanarsi per farsi visitare in una struttura dell’Asp. Riceve una telefonata dal segretario della direzione medica: occorre una comunicazione scritta che formalizzi lo stato di malattia. Segue quella che Farinella definisce “un’incredibile disposizione di servizio a firma di Buccheri”: la sostituzione “a scavalco” con Laura Marsala. Si tratta di uno dei due nomi, assieme a Stefania Bonfante, emersi come possibili sostitute momentanee qualora avesse accettato i 15 giorni di malattie o ferie. Farinella contesta la decisione e la stessa sera Buccheri dispone la revoca della sostituzione.
Caso Desiree Farinella, l’epilogo
Il 2 febbraio 2024 l’epilogo. Il commissario straordinario non è più Roberto Colletti, al suo posto la politica ha scelto Walter Messina che firma la revoca dell’incarico (l’ospedale Di Crisina fa parte dell’Arnas Civico). Al suo posto arriva Bonfante. A Farinella vengono contestati difetti di comunicazione nei confronti della mamma del bambino ricoverato e disservizi dovuti a un deficit di coordinamento tra la direzione del presidio e l’unità operativa di Nefrologia pediatrica.
Si solleva lo sdegno fra i colleghi di Farinella che parlano di giustizia sommaria. Il 5 febbraio l’ormai ex dirigente dell’ospedale dei Bambini si presenta in Procura accompagnata dall’avvocato Massimo Motisi. Presenta un esposto e consegna due Cd gli audio che ha registrato. Ora Vitrano e Buccheri hanno ricevuto l‘avviso di conclusione delle indagini.

