PALERMO – “Tamajo, uomo di Cardinale, eletto con il centrosinistra con 25 euro a voto. E secondo Orlando, Micari e Faraone mi sarei dovuto alleare con questi personaggi?”. Così su Facebook Claudio Fava a proposito dell’inchiesta che ha fatto emergere un sistema di compravendita di voti nel corso delle recenti elezioni regionali. Il leader dei “Cento passi” e neo deputato regionale fa riferimento alle critiche ricevute nei giorni scorsi sulle “divisioni” del centrosinistra. Tamajo, infatti, era candidato nella lista di “Sicilia Futura” a sostegno del rettore Fabrizio Micari, sostenuto anche dal Pd, da Alternativa popolare e da “Arcipelago Sicilia”.
Il leader di Sicilia Futura Totò Cardinale, dal canto suo, ha però confermato la fiducia nel deputato, ma anche “nella magistratura, a cui riconosco rigore e serietà, e confido che accerti rapidamente i fatti e che possa rendere giustizia a un giovane come Tamajo”. Così ha commentato all’Ansa la notizia dell’inchiesta su una presunta compravendita di voti che vede indagato Edy Tamajo, eletto con 13.984 voti nella circoscrizione di Palermo, risultando in assoluto il terzo degli eletti per numero di preferenza.
“Sicilia Futura (che a livello regionale ha ottenuto il 6% dei consensi, ndr) ha condotto una campagna elettorale ‘francescana’ – sottolinea il suo leader – senza grandi mezzi e grandi risorse. Questo vale anche per Tamajo e la sua famiglia. Ho parlato telefonicamente con lui: mi ha giurato tra le lacrime, e io ci credo, di non avere mai conosciuto, né visto, né parlato con i protagonisti di questa vicenda esecrabile che lede l’immagine della Sicilia e delle sue istituzioni”.