PALERMO – Dal caos trapanese salta fuori un paradosso. Una curiosità, in mezzo alle tante notizie che stanno riguardando le elezioni a sindaco di Trapani e che si stanno già estendendo ben oltre i confini dell’Isola: alla richiesta di un provvedimento cautelare per Antonino D’Alì all’arresto di Girolamo Fazio,
La curiosità riguarda proprio le conseguenze legate all’arresto di Fazio sull’Assemblea regionale siciliana. Il provvedimento cautelare, infatti, obbligherà Palazzo dei Normanni, che deve garantire sempre formalmente il “plenum”, a portare avanti le procedure per la “surroga” di Fazio che verrebbe ovviamente sospeso.
Se verrà infatti confermata la misura cautelare e quando verrà formalmente data notizia alla presidenza dell’Ars, si dovrà procedere con la “chiamata” a Sala d’Ercole del primo dei non eletti alle Regionali del 2012, nella lista e nel collegio nel quale aveva corso, appunto, Fazio.
La lista, per la precisione, era quella del Popolo delle libertà. Una lista che portò all’Ars, il solo Fazio, poi successivamente transitato nel gruppo misto. Alle spalle del politico coinvolto nell’inchiesta della Procura di Palermo si era piazzato Stefano Pellegrino. Chi è Pellegrino? Ecco il paradosso: si tratta proprio dell’avvocato di Antonino D’Alì, l’avversario a Trapani dello stesso Fazio.
Ma nulla è in realtà scontato, trovandoci già quasi alla fine della legislatura. Perché infatti l’Ars possa sospendere Fazio, è necessario che a Palazzo dei Normanni venga trasmesso il provvedimento della Presidenza del consiglio dei ministri. In questi casi, realisticamente, potrebbe trascorrere qualcosa come un mese e mezzo, o due mesi. Se la comunicazione arrivasse appunto tra qualche mese – e ovviamente nel caso in cui nel frattempo il provvedimento di custodia cautelare non fosse revocato – potremmo già trovarci nel periodo successivo all’indizione dei comizi elettorali in vista delle elezioni regionali. Quando l’Aula non potrebbe più riunirsi. E a quel punto, nonostante tutto, resterebbero sbarrate le porte del palazzo all’avvocato di D’Alì.