VILLABATE – Una maglietta rossa sulla bara contro l’ennesimo femminicidio. Le amiche dell’associazione Archè che hanno accompagnato la bara di Giovanna Bonsignore nella chiesa di San Giuseppe a Villabate. In tanti si sono stretti ai familiari della donna uccisa giovedì scorso dall’ex compagno Salvatore Patinella nella propria abitazione a colpi di bisturi. La vittima, da volontaria, dava assistenza ai bisognosi del paese. Accanto alla bara l’ex marito di Giovanna con la figlia. La messa è stata concelebrata dal parroco della chiesa madre Fabrizio Moscato, il parroco della chiesa di San Giuseppe, Alessandro Spera, il parroco del Sacro Cuore Enrico Palazzolo e padre Piero Passantino. Il sindaco Gaetano Di Chiara ha proclamato il lutto cittadino.
“Noi siamo qui per condividere un grande dolore della famiglia di Giovanna ma che appartiene alla a tutta la cittadinanza alla comunità intera – ha detto nell’omelia il parroco Alessandro Spera – Non è mai accettabile non ci può essere alcun motivo non ci può essere alcuna giustificazione per togliere la vita a qualcuno. Un rapporto che si basa sulla violenza fisica o psicologia non può essere chiamato amore. Mai si era sentito a Villabate una tragedia simile. Per questo ritengo che c’è un prima e un dopo. Calco la mano su quest’aspetto perché prima di pensare a come andare avanti dopo questa tragedia dobbiamo pensare come andiamo avanti adesso”. La salma dell’omicida-suicida, Salvatore Patinella, arriverà oggi a Partinico. Domani ci sarà la tumulazione. Non è ancora deciso se sarà celebrato il funerale o la cerimonia si svolgerà direttamente al cimitero.