Amore e morte, le coltellate e il cane che non abbaia più - Live Sicilia

Amore e morte, le coltellate e il cane che non abbaia più

Le indagini sull'omicidio suicidio di Villabate
NEL PALERMITANO
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VILLABATE (PA) – È ora di cena. All’interno della casa al primo piano di una palazzina in via Giovanna D’Arco, a Villabate, un vicino sente abbaiare con insistenza Max, un cagnolino di razza Jack Russell.

Bussa alla porta dell’abitazione in cui vivono Giovanna Bonsignore e Salvatore Patinella. Non aprono. Un istante dopo arrivano i carabinieri e i vigili del fuoco. Un amico ha letto su Facebook un post di Salvatore fin troppo chiaro. Annunciava il gesto tragico che stava per compiere. L’allarme è stato immediato, ma non è servito a evitare la tragedia.

I pompieri abbattono la porta, si trovano di fronte una scena raccapricciante. Salvatore ha accoltellato con un bisturi Giovanna e poi si è tolto la vita con la stessa arma. Lungo le scale ci sono ancora le macchie di sangue.

I corpi si trovano ora alla medicina legale del Policlinico per mettere a posto gli ultimi tasselli di una storia la cui ricostruzione non lascia dubbi.

Salvatore e Giovanna vivevano insieme da circa otto anni. Lui, 41 anni, operatore socio sanitario all’ospedale di Partinico, era andato a vivere a casa della donna, 44 anni, separata con una figlia, segretaria in un’azienda e molto nota a Villabate per il suo impegno nell’associazione di volontariato “Archè” e per la sua candidatura alle elezioni amministrative.

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Salvatore non si era rassegnato alla fine della relazione. Le cose non funzionavano da un po’. Un mese fa lui aveva confidato ad un vicino che stavano per separarsi. “Cose personali”, aveva detto lasciando capire che la relazione era ormai al capolinea.

Ieri sera il post con cui annunciava il gesto e chiedeva scusa per il dolore che avrebbe provocato. Si sentiva tradito, le rimproverava di sentirsi con un altro uomo. Non voleva perdere la sua compagna, rinunciare alla sua famiglia. Probabilmente aveva programmato ogni dettaglio, scegliendo una serata in cui la figlia della vittima era fuori con amici, per compiere il suo piano.

“Il mio universo, la mia principessa, il mio tutto”, così Salvatore ha scritto nel post parlando di Giovanna prima di ucciderla e di uccidersi.

Non è amore questo. Non si può giudicare, ma non può esserci amore dove c’è morte. Ora Max è nel terrazzino di casa dei vicini. Da ieri sera non abbaia più.


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