Andrea Cardinale, palermitano di 21 anni, sarebbe l’assassino dei fidanzati messinesi, massacrati nella casa-ostello in Inghilterra. A trovare i corpi sarebbe stato il padre di quest’ultimo. Una circostanza che rende ancor più drammatica la vicenda del duplice omicidio di Francesca Di Dio e Nino Calabrò. Avevano 25 e 20 anni.
I dettagli vengono fuori ora dopo ora. Il padre di Andrea aveva deciso di raggiungere il figlio a Thornaby-on-Tees, nella contea di North Yorkshire. La sua voce gli era sembrata strana al telefono tanto da salire su un volo per l’Inghilterra. Andrea negli ultimi tempi aveva mostrato dei disagi psichici, segni di depressione.
La sera prima del delitto sarebbero andati a cena tutti insieme in un ristorante: padre, figlio e i due ragazzi messinesi. Nino e il suo assassino lavoravano come croupier del Grosvenor Casinò di Stockton-on-Tees. Si conoscevano da tempo e vivevano nello stesso edificio.
La mattina seguente, dopo aver dormito in albergo, il padre avrebbe provato, senza riuscirci, a mettersi in contatto con il figlio. Quindi avrebbe allertato un amico poliziotto a Milano che, tramite l’Interpol, si è messo in contatto con gli inglesi. Quando gli agenti sono arrivati sul posto, il padre del giovane palermitano aveva già visto con i propri occhi la scena raccapricciante.
Il figlio è stato fermato. Ha usato un martello o una mazza per uccidere Nino, che in Inghilterra si era trasferito tre anni fa, e Francesca, che lo aveva raggiunto per trascorrere il Natale insieme. Sono morti in una casa-ostello, massacrati da un amico, un coetaneo, un collega di lavoro. Il movente – forse la gelosia? – resta oscuro.