PALERMO – “Il riconoscimento di una indennità di carica adeguata agli amministratori dei comuni siciliani è elemento di dignità che riconosce l’importante lavoro che i sindaci svolgono quotidianamente nel territorio. Non è ammissibile che in Sicilia esistano parametri diversi rispetto a quelli previsti per l’indennità dei sindaci del resto d’Italia. I fondi della Regione, circa 6 milioni di euro, di fatto coprono soltanto il 35% del costo dell’indennità nel 2023, e il prossimo anno solamente il 24% circa“. A dichiararlo è il deputato regionale della Lega Vincenzo Figuccia.
“È necessario che la Regione – ha continuato Figuccia – si faccia carico di uno stanziamento ad hoc per coprire gli interi importi delle indennità, previste, peraltro da una legge nazionale alla quale la Sicilia si è allineata. Mi farò carico di una iniziativa, coinvolgendo anche Anci Sicilia, affinché venga previsto nel bilancio della Regione un fondo di riparto per l’indennità degli amministratori locali – h concluso il deputato -, alla stregua di quello che già esiste presso il ministero dell’Interno”.