“Era la partita che ci aspettavamo. Il campo sapevamo com’era, ma la cosa che non mi è andata giù è stato l’approccio alla partita del primo tempo e questo non va bene. Il campo era lo stesso per entrambe le squadre. Nel secondo tempo l’approccio è cambiato radicalmente, in questa categoria non possiamo regalare niente a nessuno. Mi è piaciuta la voglia di poterla vincere anche col rischio di perderla. Nell’intervallo ho detto poche parole, ho detto ai ragazzi che potevamo ribaltarla perché avendo giocato in quel modo nel primo tempo eravamo sotto solo 1-0, bastava fare le cose normali. Peretti ha preso una pallonata all’occhio e fa fatica a vedere, mentre Marconi ha subito una botta al ginocchio. Speriamo niente di grave per entrambi. Sembra ci sia un accanimento nel reparto difensivo con tutte queste assenze“. Queste sono alcune delle dichiarazioni rilasciate in conferenza stampa da Giacomo Filippi, tecnico del Palermo, al termine della gara contro il Messina.
L’incontro è terminato in pareggio con il risultato finale di 1-1 grazie alle reti di Balde e Soleri. L’allenatore originario di Partinico poi ha continuato: “Su Perrotta non avevo alcun dubbio che potesse entrare bene nella partita, è un gicoatore esperto che conosce la categoria. Il pressing del Messina non era così alto, anzi ci aspettavano. Noi abbiamo concesso tanti spazi dentro il campo e non doveva accadere. Nella ripresa abbiamo alzato i ritmi, ma in questo campo non ci si poteva aspettare di più sotto l’aspetto tecnico. Abbiamo provato ad alzare i palloni perché sapevamo che i loro difensori avevano difficoltà in queste azioni. Forse ci siamo allungati troppo per la voglia di vincerla. La partita era un derby,quindi è normale che venga fuori una partita brutta e dai contenuti agonistici alti”.