Finanziaria, sfilza di approvazioni | Disabili, si riscrive la norma - Live Sicilia

Finanziaria, sfilza di approvazioni | Disabili, si riscrive la norma

Micciché chiede più tempo per una norma che non può fare discriminazioni. Gli articoli approvati e quelli cancellati.

PALERMO – Una lunghissima maratona in Aula per scorrere uno a uno gli articoli della Finanziaria. Qualcuno più complesso è stato accantonato – vedi quello sui precari degli enti locali – qualcuno è stato recuperato, come quello che istituisce in Sicilia l’Autorità di Bacino del Distretto idrografico. Tanti gli articoli approvati oggi, nove in un colpo solo in un momento in cui il presidente dell’Ars Gianfranco Micciché ha premuto sull’acceleratore, due soli i ko del governo: la norma sul bollo auto e quella sul genio civile. Cancellate.

Lungo e acceso il dibattito su alcune norme. Quella sul fondo per i disabili è stata accantonata per essere riscritta, così come quella sui beni culturali.

La seduta di oggi è stata sospesa alle 20.30 perché, ha spiegato Micciché “avevo preso un impegno con i deputati: staccare oggi alle ore 20 e riprendere domani alle ore 12, per consentire loro, e in particolar modo a chi abita molto lontano, di trascorrere il sabato sera in famiglia”. Ma rimane il dubbio che il derby d’Italia, Inter-Juventus, c’entri qualcosa. Si tornerà a parlare di Finanziaria domani, alle 12, in una domenica all’Ars. Per una finanziaria che sfiora il centinaio di articoli, la strada è ancora lunga.

LA DIRETTA

20.33 – Micciché rinvia la seduta a domani, domenica, alle 12.

20.32 – L’articolo è messo da parte per essere riscritto.

20.21 – Micciché mette in votazione gli emendamenti. Ma la discussione non si placa. In Aula Micciché freme per chiudere i lavori, ma la discussione non si arresta. I parlamentari vogliono una riscrittura di una norma che non convince. Anche la maggioranza, con Giusy Savarino, chiede di prendere tempo.

19.50 – L’assessore ai Beni culturali Tusa illustra la norma: “Questo articolo va anche nella direzione di coinvolgere i privati nella gestione, tutela e valorizzazione dei beni culturali”. Cancelleri chiede spiegazioni sulla norma che destina fondi a chi ha la proprietà di palazzi di pregio e illustra gli emendamenti che ha presentato. Anche BarbagalloDi Mauro e Cateno De Luca intervengono per manifestare delle perplessità sulla norma. Il deputato di Sicilia Vera non è d’accordo sull’assenza di parametri per l’assegnazione dei contributi. Anche Figuccia è d’accordo con De Luca. Giorgio Assenza di Diventerà Bellissima interviene in difesa della norma che permette, attraverso le convenzioni con i privati, la fruibilità dei beni al pubblico: “Le alternative sarebbero l’esproprio, e non abbiamo i soldi, o farli crollare al suolo”. Tusa risponde a tutti: “Continuo a pensare che sia una grande discriminazione eliminare i palazzi ad uso abitativo”.

19.48 – Micciché annuncia che si discuterà l’articolo 11 “Disposizioni in materia di beni culturali” prima di chiudere l’Aula.

19.43 – Sull’Autorità di bacino la discussione è stata intensa e partecipata. Alla fine l’Aula vota e approva l’articolo 4 nella riscrittura del governo. Quindi, è istituita l’Autorità di Bacino del distretto idrografico della Sicilia. 

19.27 – L’assessore Cordaro afferma che farà propri i suggerimenti dei parlamentari. Interviene anche Musumeci: “L’Autorità di bacino viene istituita presso la Presidenza della Regione perché si tratta di un’autorità interdipartimentale”.

19.15 – La seduta riprende con l’esame dell’articolo 4. Di Mauro: “Rischiamo di creare un ibrido”. Cateno De Luca: “La norma dovrebbe entrare in vigore quando gli organi sono pronti”. Lupo: “Tema delicato, serve riflettere ancora qualche ora”.

19.11 – La seduta è sospesa per pochi minuti.

19.00 – Dopo la discussione sui lavori d’Aula e la partita, si prova a tornare all’articolo 4 sull’Autorità di bacino. Il M5s chiede tempo per eventuali emendamenti. Cordaro interviene con decisione: “È una norma fondamentale per la Sicilia, chiedo di metterla al voto”. Barbagallo (Pd): “Apprezzamento per la riscrittura del governo”. Cracolici: ”

18.51 – Micciché, citando la partita di questa sera tra Juventus e Inter, chiede di accelerare un po’ per poter interrompere l’Aula di oggi alle 20.30. Musumeci interviene e risponde: “Noi vorremmo andare avanti fino alle 22, ce lo chiedono i siciliani. Dobbiamo mettere impegno costante e interrompere solo quando motivi fisiologici ce lo chiederanno”. Miccichè ribadisce che i lavori chiuderanno alle 20.30, come già stabilito per permettere, “visto che è sabato ai colleghi di tornare a casa”.

18.39 – Si passa all’esame dell’articolo 45 “Convenzioni per idromoto”, la somma prevista è di 80 mila euro. Contro l’articolo interviene Angela Foti: “Sulla base di quale esigenza si prevede un’ulteriore spesa da 80 mila euro?”. Lupo contesta invece il comma 2 che prevede convenzioni “con il personale del Coni” e non con l’ente e Arancio chiede di ritirare la norma “priva di senso”. Figuccia: “Dopo aver trattato una serie di articoli fondamentali, adesso stiamo facendo dieci articoli che sono tutti uno dietro l’altro contributi privi di decoro. Questo sì che è un marchettificio. Su tutti questi articoli io mi dissocio totalmente”. Zito (M5s): “Sembra di tornare a vent’anni fa quando mamma Regione spendeva i soldi un po’ così”.

18.30 – Gianina Ciancio traduce la proposta sul Luglio musicale trapanese in un emendamento. Ma Cracolici contesta la procedura, troppo farraginosa. Miccichè decide di procedere ugualmente con l’ammissione e il voto all’emendamento di Ciancio: che è bocciato. Si vota l’articolo 44: è approvato. 

18.21 – Si passa all’esame dell’articolo 44 che prevede un finanziamento per 200 mila euro per l’ente Luglio musicale trapanese. In difesa dell’articolo e del finanziamento interviene, dalla Commissione Bilancio, il presidente del gruppo dell’Udc Eleonora Lo Curto. Gianina Ciancio del M5s fa una proposta: “Si tratta di un contributo diretto che potrebbe essere bloccato e rischieremmo di non poterle utilizzare. La nostra proposta è quella di portare queste somme nel Furs, Fondo unico regionale per lo spettacolo”. Miccichè la accoglie totalmente: “Noi non possiamo finanziare direttamente degli eventi. Quindi non credo ci sia altra possibilità di seguire il consiglio del deputato Ciancio”. Milazzo invece chiede di procedere al voto e Miccichè allora si rimette all’aula.

18.16 – Si passa all’esame dell’articolo 43 sull'”Adeguamento Istat indennità talassemici”. Cancelleri chiede una verifica perché esiste già una legge in tal senso. Milazzo spiega che il governo Crocetta aveva interrotto questo adeguamento e l’Ars quindi deve ripristinare questo diritto. Nonostante il dibattito, l’articolo 43 è approvato.

18.15 – Articolo 42 (Istituzione del Fondo prevenzione e gestione dei rischi geologici) accantonato in attesa di una riscrittura del governo.

18.10 Approvati, quasi in un sol colpo, senza interventi in Aula dei parlamentari anche gli articoli 36, 37, 38 (Valorizzazione immobili dell’Istituto Regionale del Vino e dell’Olio), 39 (Rimozione e smaltimento amianto) e 40 (Adozioni internazionali). Approvato anche l’articolo 41 (Biobanca del Mediterraneo). Sono tutte norme del Titolo IV della Finanziaria in cui sono previste varie tipologie di disposizioni in materia finanziaria, tra cui anche il rifinanziamento della spesa per gli enti e delle leggi di spesa, oltre alla rimodulazione del Fondo regionale della disabilità e la non autosufficienza (articolo 33, accantonato).

18.09 – Approvato l’articolo 35. 

17.50 – Si passa alla discussione dell’articolo 35 “Abrogazione e modifiche di norme”. Lo illustra l’assessore Armao: “Concernono varie norme, dall’Eas alcune disposizioni sull’Irfis, sulle borse di studio”. Il nodo di questa norma è un fondo di 53 milioni dell’Irfis. Valentina Zafarana (M5s) chiede spiegazioni: “Ci si riferisce a 53 milioni di euro e non capiamo se sono, in origine, fondi Irfis che vengono adesso prestati alla Regione con tasso di interesse molto agevolato o se si tratta piuttosto di fondi della Regione su cui adesso pagheremo anche degli interessi”. Armao risponde: “È una norma che abbiamo stabilito d’intesa con l’Istituto”. In pratica, la Regione doveva restituire all’Irfis questi 53 milioni di euro e ha deciso, invece, di trasformare questo fondo in un finanziamento.

17.49 – La seduta riprende e l’articolo 4 è subito accantonato. Miccichè: “Poiché questo articolo costituisce un nuovo dipartimento, è più complicato da discutere”. Cracolici allora chiede di tornare a discutere la Finanziaria in ordine. Miccichè accoglie l’idea del Dem. E si passa alla discussione dell’articolo 35.

16.40 – La seduta è sospesa in attesa della distribuzione ai parlamentari della riscrittura dell’articolo 4 sull’Istituzione dell’Autorità di Bacino del Distretto Idrografico della Sicilia.

16.37 – Anche l’articolo 34 è accantonato. Ma Giusy Savarino di Diventerà Bellissima chiede di tornare agli articoli precedentemente accantonati. MIcciché chiede al governo. La richiesta della Savarino è accolta e si torna all’articolo 4.

16.32 – Micciché ferma i lavori: “Questa assemblea è stata talmente attenta al problema dell’autismo da aver anche partecipato con Palazzo dei Normanni blu alla giornata mondiale sull’autismo. È per questo che vorrei che questo tema fosse affrontato con la massima cura. Ecco perché chiedo di accantonare questo tema e riprendere la discussione dopo una riunione a cui vorrei partecipare anch’io. Perché qui non c’è ‘vince la destra’ ‘vince la sinistra’”. L’articolo 33 è accantonato.

16.25 – Scontro tra il presidente Miccichè e il deputato regionale Stefano Zito dei 5 stelle che dal pulpito aveva proposto di trovare i fondi in più per i disabili dai “tagli agli stipendi dei deputati e dai tagli ai vitalizi”. Miccichè lo ha interrotto: “In quest’Aula non si fanno spot elettorali né demagogia”.

16.15 – Un emendamento dei 5 Stelle chiede che si cancellino le parole “nei limiti dello stanziamento di bilancio”. Miccichè critica la scelta, perché “non si può prevedere un fondo senza limiti”. E l’assessore Razza replica: “La voce di bilancio specifica voce per voce quali sono le somme attualmente a disposizione. Sono 226 milioni 557 mila euro“. I 5 Stelle rifiutano di ritirare l’emendamento e la presidenza dell’Ars quindi lo dichiara inammissibile perché “autorizzerebbe debiti fuori bilancio”.

15.45 – L’assessore Razza interviene per spiegare che già dalla fine dell’anno scorso, poco dopo l’insediamento, il governo regionale è impegnato per esaminare e valutare la questione dei disabili, con i vari assessorati impegnati sul tema. Di Mauro (Popolari e autonomisti) ribadisce la massima collaborazione della coalizione a legiferare sul tema dei disabili. Vincenzo Figuccia interviene per sottolineare l’importanza di dedicare una norma apposita  in Finanziaria su questo tema perché rende “operativo un fondo” di importanza sociale strategica. Sull’articolo intervengono anche Dipasquale e Cafeo del Pd, Ragusa di Fi, Pullara di Popolari e autonomisti e Cancelleri del M5s. Quest’ultimo in particolare chiede al governo: “Che scelta stiamo facendo sul tema dei disabili? Stiamo mettendo dei soldi nel fondo, ma qual è il progetto?”.

15.37 – Si passa all’esame dell’articolo 33: “Fondo regionale per la disabilità e la non autosufficienza”. Il primo a intervenire sul tema è Giorgio Pasqua del M5s, che ricorda la manifestazione dei disabili di ieri davanti a Palazzo dei Normanni: “I disabili sono i più indifesi, i più deboli. Prima di fare tutto il resto dobbiamo pensare ai problemi dei più deboli, dobbiamo trovare tutte le risorse necessarie per difenderli. Quando in una famiglia non ci sono i soldi, prima mangiano i picciriddi: per questa regione i disabili sono come i picciriddi“. Interviene anche Claudio Fava: “Le risorse sono poche ma queste risorse economiche servono a integrare servizi che devono essere forniti ai disabili, che sono servizi per la vita, per la dignità della vita. Dobbiamo garantire il diritto alla vita non solo alla sopravvivenza”.

15.34 – Si passa all’articolo 31. Lo illustra l’assessore Armao: “In questa norma sono previste vari tipologie di disposizioni in materia finanziaria, il rifinanziamento della spesa per gli enti e delle leggi di spesa. Per questa norma c’è la copertura Finanziaria. Ed essendoci soltanto emendamenti soppressivi, confido nell’approvazione dell’articolo”. Cracolici chiede  l’accantonamento e l’assessore approva. Anche l’articolo 32 è accantonato.

15.31 – Accantonato l’articolo 30 che prevede “Norme sulla stabilizzazione dei precari delle autonomie locali”.

15.30 – L’assemblea approva l’articolo 29. L’assessore Turano spiega che “le aree di parcheggio dei nuovi centri commerciali dovranno essere  dotate di colonnine di ricariche per i mezzi elettrici. Una scelta strategica di questo governo che privilegia la difesa dell’ambiente, del territorio e della salute pubblica, tentando di favorire un cambio di mentalità dei cittadini, orientato sempre di più verso la green economy”.

15.21 – La seduta riparte con il voto agli emendamenti dell’articolo 29. Sono tutti ritirati o bocciati. Sull’articolo 29 arriva in Aula un emendamento del governo. Miccichè è perplesso sul contenuto dell’emendamento e ritiene “curioso”, fuori dalle competenze dell’Ars, la possibilità di occuparsi di parcheggi e sanzioni per i supermercati. Siragusa (M5s) spiega che “se la norma in Finanziaria stabilisce l’obbligo per i supermercati di avere un numero verde per i parcheggi per i disabili, non c’è nulla di strano nel prevedere una sanzione per chi non lo fa”. Cracolici (Pd) ritiene strano l’intero contenuto dell’articolo: “È il problema dell’obbligo previsto dalla norma che è ridicolo”. Miccichè è d’accordo: “Ci sono altre categorie che si devono occupare di questo tema”, e per questo chiede all’assessore Turano di ritirare l’emendamento. L’assessore elimina la prima parte sui controlli ai parcheggi e si vota solo la seconda parte dell’emendamento del governo. Si vota con il metodo palese nominale: l’emendamento è approvato all’unanimità (64/64).

15.12 – Il sistema di voto si inceppa di nuovo e Micciché sospende la seduta per dieci minuti.

15.10 – Si ricomincia votando l’emendamento soppressivo dell’articolo 29, l’Ars non approva. Si passa al voto degli altri emendamenti a firma Pd e M5s.

15.04 – La seduta riprende e Miccichè spiega cosa è successo con il sistema di voto: “Intanto, c’è stato un mio errore perché ho chiuso il voto troppo presto. In più tra coloro che avevano chiesto il voto segreto c’era qualcuno che risultava votante due volte”.

14.30 – Il presidente Micciché interviene su Facebook sui lavori d’aula: “Potevamo garantire l’esenzione del bollo auto per i cittadini con un reddito basso, ma stamattina le opposizioni hanno bocciato la proposta in aula. Lo hanno fatto chiedendo il voto segreto – uno strumento di per sé odioso -, nascondendo così la loro individuale responsabilità. Il mio ruolo di garante mi impone massimo rispetto per il mandato di ciascun parlamentare, ma non posso nascondere la mia profonda amarezza per una buona legge che è stata fatta fuori per logiche politiche. Per andar contro questa maggioranza e questo Governo, si è procurato un danno ai siciliani. Un consiglio ai colleghi deputati: si può fare opposizione senza sacrificare le leggi giuste”.

13.20 – A margine della seduta, il commento del governatore Musumeci: “Stiamo andando a gonfie vele. Un governo che non ha maggioranza non poteva sperare di non andare mai sotto. Ritengo che finora sia stato un successo”.

13.10 – Nella votazione su un emendamento spuntano 73 votanti, mentre i deputati sono 70. Micciché: “È andata in tilt la macchina. E meno male – scherza – altrimenti ci sarebbero tre deputati in più a cui pagare lo stipendio”. Aula sospesa però in attesa di una verifica.

13.02 – Interviene in questo caso il presidente della Regione Musumeci: “Questa è una norma assolutamente semplice, che mette delle regole, anche sul settore dei disabili. Da parte nostra non c’è nessuna voglia di mostrare i muscoli. Nei prossimi mesi, poi potremo affrontare anche gli altri temi. Da parte nostra c’è intenzione di mantenere un clima improntato al reciproco rispetto”.

12.55 – Si discute a lungo su una norma che punta a regolamentare il settore della grande distribuzione. Le opposizioni chiedono di riportare il testo in commissione e nello stralcio.

12.42 – Approvato l’articolo 27 sui “sottoconti di Tesoreria”.

12.39 – Il governo e la maggioranza vanno sotto anche stavolta. Bocciato dalle opposizioni l’articolo sul genio civile. E’ il secondo scivolone nella sola giornata di oggi. Il quinto articolo bocciato dall’inizio dell’esame della Finanziaria.

12.37 – Si passa alla norma sull’attività del Genio civile.

12.29 – Approvato l’emendamento sulla nuova normativa relativa ai cosiddetti “portaborse”. Ma è caos in Aula. La denuncia dell’assessore Falcone: “Dentro questa norma c’è una sanatoria da 100 mila euro: è una vergogna!”.

12.25 – Passa un emendamento del governo che accoglie alcune proposte dei deputati. Approvato l’articolo.

12.05 – Si passa all’articolo 25 che prevede la concessione fino a 50 anni di beni del demanio marittimo regionale. L’assessore Cordaro: “La politica di questo articolo è la tutela del territorio e la valorizzazione di questi beni”.

11.37 – Il governo va di nuovo ko! Approvato col voto segreto l’emendamento del Movimento cinque stelle con il quale si chiedeva la soppressione dell’articolo sul bollo auto. Per maggioranza ed esecutivo è già il quarto scivolone in 24 ore: quattro gli articoli bocciati dall’opposizione.

11.29 – Anche Fava (Misto) solleva dubbi sulla copertura finanziaria, visto che non è specificato quale sia il mancato introito per la Regione.

11.22 – L’articolo 24 parla di tassa automobilistica regionale e prevede una esenzione per siciliani con basso reddito, in possesso di una sola automobile di bassa cilindrata. Critiche le opposizioni. Per Cancelleri (M5s), la norma si rivolge a una platea molto ristretta e non prevede la copertura finanziaria. Critiche condivise da Cracolici (Pd) che solleva anche un problema di applicabilità della norma in Sicilia. L’assessore all’Economia Armao spiega che in un momento successivo si passerà ad approfondire i dettagli relativa all’applicazione.

11.18 – Approvato anche l’articolo 21.

11.13 – Il presidente Miccichè: “Se continuiamo a intervenire su ogni cosa, questa Finanziaria l’approveremo a giugno”.

11.00 – Si passa all’articolo che prevede finanziamenti per associazioni di Comuni. Contrario il Movimento cinque stelle, mentre il Pd annuncia di essere favorevole all’articolo.

10.50 – L’Aula ha approvato l’articolo 20, che prevede dei contributi per i Liberi consorzi per le città metropolitane.

Si riparte dai tre scivoloni di governo e maggioranza nel corso della giornata di ieri. E da una montagna da scalare: un centinaio di articoli per giungere all’approvazione della Finanziaria regionale, quando mancano appena tre giorni dalla scadenza ultima per l’approvazione della manovra.

LA GIORNATA DI IERI


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