PALERMO – Dito puntato su Fincantieri. La Procura di Palermo seleziona l’area di responsabilità sulla morte di Angelo Salamone, 61 anni, operaio di un’azienda dell’indotto, che ha perso la vita mentre stava lavorando nel cantiere quando è stato colpito da un basamento che si è ribaltato.
Gli avvisi di garanzia
Sono cinque gli avvisi di garanzia, come scrive il quotidiano La Repubblica, notificati dai poliziotti del commissariato Libertà, diretto da Manfredi Borsellino, su disposizione della procuratrice aggiunta Laura Vaccaro e dalla sostituta Giulia Amodeo. In questo momento si tratta di un atto dovuto in vista dell’autopsia programmata per domani. Gli indagati avranno cosi la possibilità di nominare i propri avvocati e consulenti.
L’inchiesta
In questo momento l’inchiesta ha individuato chi aveva ruoli di responsabilità, il che automaticamente non significa che le persone coinvolte siano direttamente implicate nella vicenda. Fra gli indagati, quindi, ci sono il responsabile dello stabilimento palermitano di Fincantieri e il responsabile del servizio di prevenzione e protezione dell’azienda. Ad esito degli accertamenti medico legali, il magistrato titolare delle indagini circoscriverà o amplierà il quadro delle condotte omissive che avrebbero reso possibile l’esito infausto dell’incidente.
Lo sciopero dei sindacati
Intanto, sono state proclamate otto ore di sciopero in tutti i cantieri e in tutti i siti di Fincantieri. L’iniziativa, fissata per domani, lunedì 12 dicembre, è stata decisa dai sindacati nazionali di Fiom Fiom e Uilm e territoriali dei metalmeccanici. “Continuiamo ad assistere a tragedie senza fine – scrivono in una nota i sindacati delle segreterie territoriali di Palermo di Fiom, Fiom, Uilm, Uglm e Failms -.