Finisce il farmaco antitumorale |Il Cervello: "Presto le nuove scorte" - Live Sicilia

Finisce il farmaco antitumorale |Il Cervello: “Presto le nuove scorte”

L'ospedale palermitano è uno dei primi in Italia a somministrare il Nivolumab. Ma da qualche giorno la terapia sperimentale per 12 pazienti si è interrotta. Il direttore Venuti: "Colpa dei ritardi dei produttori, dalla settimana prossima si riparte".

PALERMO – Dopo la preoccupazione, le buone notizie. Per giorni, quel farmaco non è arrivato in ospedale. Un farmaco prezioso e destinato a pazienti affetti da tumore polmonare. Dodici, i malati in cura all’ospedale Villa Sofia-Cervello sottoposti alle terapie sperimentali del “Nivolumab”, una molecola capace di contrastare con una efficacia persino imprevista gli effetti della malattia. Una cura che si era improvvisamente interrotta. Ma ripartità presto: “Già dalla prossima settimana i pazienti potranno riprendere il trattamento” ha assicurato il direttore generale dell’azienda, Gervasio Venuti.

Il via libera all’utilizzo di questo farmaco era giunto dal Comitato etico dell’ospedale già nel maggio scorso. Il “Cervello” è stato uno dei primi centri in Italia ad aprire all’utilizzo del Nivolumab. Poco prima, l’Agenzia internazionale del farmaco (Aifa) aveva a sua volta autorizzato l’utilizzo di queste medicine al di fuori della sperimentazione clinica, destinato a pazienti affetti da malattie gravi o rare o che si trovino in pericolo di vita. Farmaci utilizzati quando, a giudizio del medico, non vi siano ulteriori valide alternative terapeutiche.

Ma la terapia sembra funzionare. Regalando nuove speranze ai pazienti. E paradossalmente, una delle conseguenze dell’efficacia del farmaco è stato proprio lo “stop” alla sommistrazione, giunto alcuni giorni fa. “In effetti – ammette Venuti – l’azienda si è trovata sprovvista del farmaco, ma non per colpa nostra. Noi abbiamo regolarmente inviato la nuova richiesta all’azienda produttrice per l’invio delle medicine. Ma a quanto pare, il successo del farmaco è stato tale da aver comportato qualche problema di ‘approvvigionamento’ da parte dell’azienda. E conseguentemente dei ritardi nella spedizione dei farmaci”.

Ma, come detto, ecco anche la buona notizia: “Abbiamo chiesto chiarimenti all’azienda farmaceutica – dice Venuti – e abbiamo potuto verificare che la nuova spedizione del farmaco è già partita. Dovremmo avere le fiale in ospedale già entro questa settimana. Dalla prossima, le terapie potranno ripartire regolarmente”. L’azienda in questione è l’americana “Bristol-Myers Squibb” che ha già inviato 65 nuove fiale al “Cervello”. Medicine che consentiranno di verificare ulteriormente l’efficacia di un medicinale che opera in maniera differente rispetto alla maggior parte degli antitumorali, come spiega l’oncologo di Villa Sofia, Francesco Verderame, tra i più accreditati specialisti in Italia: “Il Nivolumab – dice il medico – interviene non tanto sulle cellule tumorali, quanto attraverso il potenziamento del sistema immunitario e quindi rafforzando il contrasto alla malattia. Noi del Cervello – aggiunge – siamo stati i primi a utilizzarlo in Sicilia e tra i primi in Italia. Adesso altri centri lo usano, anche nel resto dell’Isola. E la richiesta probabilmente aumenterà, perché si tratta di un farmaco che effettivamente sta dando risposte molto incoraggianti nei pazienti ammalati di tumore ai polmoni che stiamo curando con questa terapia. Tra l’altro, molto probabilmente presto il farmaco sarà anche messo in vendita e sono convinto – conclude Verderame – che il suo utilizzo possa essere esteso anche alla cura di altri tipi di tumore”.

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