PALERMO – Lei non c’entra nulla. Non aveva โcognizioneโ di cosa stesse accadendo nella sede del Movimento Cinque Stelle quando nel 2012 furono ricopiate in fretta e furia, falsificandole, le firme per le candidature alle elezioni comunali di Palermo. Samanta Busalacchi si difende e contrattacca.
Perchรฉ si trova sotto processo? โUn attacco politico per farmi fuoriโ, dice davanti al giudice Salvatore Flaccovio del Tribunale di Palermo, rispondendo alle domande dei suoi avvocati Mauro Torti e Valentina Castellucci. Quella ricostruita dall’imputata, che accetta di rendere l’esame, รจ la storia di una faida interna ai grillini. Da una parte i deputati nazionali e dall’altra gli onorevoli del gruppo parlamentare all’Ars. L’attacco politico sarebbe iniziato nell’aprile del 2016 quando prese corpo l’idea che, riferisce Busalacchi, โmi dovevo candidare a sindaco di Palermo, non ero ben vista, mi dicevano che ero il braccio destro di Riccardo Nuti, รจ l’unica spiegazione che mi sono data anche perchรฉ alla fine รจ successo che non mi sono candidataโ.
Per dare forza al suo ragionamento Busalacchi, ex collaboratrice del gruppo parlamentare all’Ars, sottolinea in aula la disparitร di trattamento ricevuta rispetto ad altri quando nel 2016 esplose lo scandalo delle firme: โSono stata travolta e allontanata dal gruppo parlamentare (all’Ars, ndr) che รจ stato molto duro con me. Mi hanno condannato senza avere il diritto di replica. Mi hanno messo alla porta senza neppure farmi una domanda perchรฉ ledevo l’immagine del Movimento. La Rocca e Ciaccio continuarono ad avere un ruolo nel gruppo e oggi lo hanno nel Movimentoโ.
Claudia La Rocca e Giorgio Ciaccio nel 2016 erano entrambi deputati mentreย oggi sono rispettivamente collaboratrice del vice presidente Giancarlo Cancelleri e del deputato questore Salvatore Siragusa. Entrambi sono sotto processo, cosรฌ come i tre ex deputati nazionali Riccardo Nuti, Claudia Mannino e Giulia Di Vita, gli attivisti Pietro Salvino, Riccardo Ricciardi, Giuseppe Ippolito, Stefano Paradiso, Toni Ferrara e Alice Pantaleone, l’ex esponente del movimento, e l’avvocato Francesco Menallo, il cancelliere del tribunale di Palermo Giovanni Scarpello.
Claudia La Rocca รจ anche la grande accusatrice. Era stata lei a raccontare al pubblico ministero Claudia Ferrari cosa accadde il pomeriggio del 2 aprile 2012 nel comitato elettorale di via Sampolo. Si accorsero che era stato indicato in maniera errata il luogo di nascita di un candidato: “Giuseppe Ippolito non era nato a Palermo ma a Corleone. Era un errore formale, fu una svista di Samantha Busalacchi. Le firme erano giร state raccolte nei banchetti, era un problema rilevante che creรฒ agitazione. Eravamo sprovveduti allora, siccome quelle persone avevano veramente firmato, in maniera superficiale si รจ pensato di ricopiare le forme. Nessuno penso che potesse essere una cosa cosรฌ grave anche se sbagliata”.
A sostituire i moduli con le firme ricopiate e dunque false sarebbe stata, secondo l’accusa, anche Samanta Busalacchi che perรฒ nega di avere avuto un ruolo nella vicenda. Il legale di La Rocca, l’avvocato Valerio D’Antoni, insiste: โLei ha detto di essere stata attaccata. Da chi?โ. โNon ho le prove altrimenti l’avrei dettoโ, spiega l’imputata, che perรฒ ha un’idea precisa su come sarebbero andate le cose: โC’era uno scontro fra deputati nazionali e regionali, fu un’occasione per farmi fuoriโ.
Tocca al pubblico ministero Ferrari fare emergere la confusione che regnava, non solo nella sede di via Sampolo al momento della ricopiatura delle firme, ma anche nella fase precedente della raccolta per le strade della cittร delle firme a sostegno delle liste: โRaccoglievamo le firme nei banchetti. Quando riempivamo i fogli li passavamo all’autenticatoreโ. โQuindi l’autenticazione avveniva quando le persone erano giร andate via? Scusi, allora cosa autenticava?โ, la incalza il pm. Busalacchi: โGuardava la situazioneโ. Si torna in aula il prossimo 5 marzo. Previsto anche l’esame di Riccardo Nuti.
Tutti belli,nn si salva nessuno, nemmeno loro
Ormai i 5 stelle sono seguiti solo da coloro che cercano il vile denaro del reddito di cittadinanza, anche se c’รจ da dire che si tratta di un elettorato inaffidabile anche per gli stessi grillini in quanto sarebbe disposto a votare pure il Demonio se gli promettesse facili quattrini….
NON PENSAVANO CHE METTERE UNA FIRMA A POSTO DI UN ALTRO FOSSE UN FATTO GRAVE!!!!!!!!!!!E’ GENTE CON L’ANELLO AL NASO,MI AUGURO CHE GLI ELETTORI STELLINI SMETTANO DI DARE CREDITO A QUESTI SCAPPATI DI CASA ED AL FASCISTA ANTIMERIDIONALISTA MILANESE.