Fondo progettazione territoriale, scadenza prorogata - Live Sicilia

Fondo progettazione territoriale, scadenza prorogata

Il presidente di Ance Palermo scrive ai sindaci: "Non sprechiamo questa opportunità di riqualificazione"

PALERMO – Il presidente di Ance Palermo, Massimiliano Miconi, ha inviato una nota al sindaco della Città Metropolitana, Roberto Lagalla, e ai sindaci dei Comuni palermitani con popolazione entro i venti mila abitanti per sollecitarli a mettere in campo tutte le procedure per accedere al Fondo di Progettazione territoriale la cui scadenza è stata prorogata al prossimo febbraio.

“Con la conversione in legge del cosiddetto decreto ‘Aiuti bis’, – si legge nella nota – sono state confermate ed integrate alcune importanti norme utili a favorire la partecipazione ai bandi PNRR e delle politiche di coesione, dei piccoli Comuni che vogliono accedere al Fondo di progettazione territoriale, che stanzia circa 20 milioni di euro per la Sicilia. Grazie a queste risorse, infatti, i Comuni possono indire concorsi di progettazione e idee, rivolti a professionisti (architetti, ingegneri, progettisti…) per progetti in ambito urbanistico o di innovazione sociale, utilizzando, poi, il progetto vincitore per candidarlo ai bandi. I Comuni più piccoli, inoltre, possono anche utilizzare il Fondo per affidare direttamente progetti di fattibilità tecnica ed economica. Con le modifiche introdotte la scadenza fissata per il 18 agosto 2022 è stata prorogata al 18 febbraio 2023 e, inoltre, è stata ampliata da 5.000 a 20.000 abitanti la platea dei Comuni che possono utilizzare il Fondo”.

“Questa opportunità – scrive il presidente Miconi – non va assolutamente sprecata perché, oltre a permettere anche ai piccoli Comuni di realizzare importanti iniziative di riqualificazione urbana, favorisce la partecipazione di giovani architetti e ingegneri e di piccoli studi professionali e permetterà di mettere in gara una fascia di lavori di medie dimensioni che sono alla portata del sistema delle imprese edili del nostro territorio, che diversamente sarebbero – come sempre – tagliate fuori dai megaprogetti di grandi stazioni appaltanti”.


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