PALERMO – “Il risultato delle consultazioni, che non si sarebbero neanche dovute fare considerato che nel nostro programma elettorale era previsto espressamente l’abrogazione di tutte le ‘prerogative parlamentari che oggi sottraggono deputati, senatori e ministri dall’applicazione della giustizia e alle regole che valgono per tutti i cittadini’ e quindi anche di quella prevista dall’articolo 96 della Costituzione, rappresentano comunque un risultato sorprendente. Infatti, oltre il 40% dei voti, nonostante la costruzione tendenziosa ed errata del quesito, nonostante l’indirizzo e le pressioni espresse dai vertici del movimento, hanno difeso uno dei principi fondamentali per cui i 5 stelle sono nati”. Lo dice in una nota l’ex candidato sindaco del Movimento cinque stelle a Palermo, Ugo Forello, che è anche consigliere pentastellato a Sala delle Lapidi, in merito all’esito del voto sulla piattaforma Rousseau riguardante il caso Salvini-Diciotti.
“Paola Nugnes, Elena Fattori, il Presidente Roberto Fico, i sindaci Raggi, Appendino e Nogarin e tantissimi altri portavoce nazionali e locali rappresentano oggi la vera e genuina faccia dei 5 stelle – aggiunge -. Non é più il momento di restare in silenzio, ma bisogna fare sentire la propria voce. È necessario aprire un confronto schietto dentro il movimento perché la conduzione del capo politico e dei vertici ha portato ad una mutazione genetica che non è più accettabile. Per questo, in direzione ostinata e contraria, continuerò a lottare dentro il Movimento 5 stelle con tutti i portavoce, gli attivisti e gli elettori che sono e rimangono ancora fedeli al principio di uguaglianza fra cittadini e politici, al rispetto e tutela dei diritti fondamentali della persona e all’idea di una cultura e una società fondata sulla fiducia e sull’empatia piuttosto che sulla paura”.