PALERMO – “Vogliamo innescare una vera e propria rivoluzione economica, culturale e sociale” con queste parole il candidato sindaco Ugo Forello descrive la portata di uno dei punti programmatici che sta più a cuore al Movimento 5 stelle: il reddito di cittadinanza. Qui a Palermo, se Forello riuscisse a conquistare Palazzo delle Aquile alle prossime elezioni comunali, si chiamerebbe “Reddito di solidarietà”, un incentivo economico da distribuire a mille famiglie palermitane che vivono in gravi difficoltà a economiche. Un progetto già sperimentato a Livorno e a Pomezia: si tratta di un bonus di circa 400 euro al mese, erogati però in una moneta complementare locale. È questa la novità rilevante: “Immettere nel sistema economico cittadino, coinvolgendo le piccole e medie imprese commerciali di quartiere – spiega Forello in un incontro al comitato elettorale di via Scrofani, insieme al senatore Vito Crimi e all’assessore designato al Bilancio Maria Alessandra Costantino – una moneta alternativa all’euro che cittadini e commercianti potranno riutilizzare all’interno del circuito di attività convenzionate. La stessa moneta potrà essere utilizzata per pagare le tasse comunali”.
Potranno beneficiarne cittadini residenti a Palermo almeno da cinque anni, famiglie con figli e un Isee massimo di sei mila euro e nessun’altra risorsa economica. E ancora, potranno ricevere l’incentivo chi non beneficia di altri sussidi statali o comunali e quindi incapaci di provvedere ai bisogni dei figli con particolare attenzione ai minori e alle famiglie monogenitoriali. Il bonus potrà essere speso solo all’interno del circuito delle attività convenzionate: “Si tratta di negozi che vendono prodotti che soddisfano bisogni primari – sottolinea Forello – parliamo di alimentari, farmacie, negozi di abbigliamento e librerie”. I beneficiari, una volta ottenuto l’accesso all’incentivo economico, dovranno obbligatoriamente svolgere sei ore settimanali di servizi socialmente utili alla collettività.
Ugo Forello garantisce una copertura finanziaria totale almeno per le prime fasi di sperimentazione del progetto: parliamo di un finanziamento di quasi cinque milioni di euro che il candidato sindaco intende recuperare grazie alla razionalizzazione di alcuni capitoli di spesa del bilancio del Comune. “Al momento analizzando il bilancio riscontriamo delle voci che riteniamo assolutamente irrazionali e che contiamo di eliminare o dimezzare per recuperare le somme necessarie alla realizzazione del reddito di solidarietà – dice Maria Alessandra Costantino – il comune ha speso, per esempio, solo nel 2016 undici milioni di euro per oneri da sentenze sfavorevoli, 20 milioni per indennità accessorie per i dipendenti a tempo indeterminato del Comune e ancora, le spese per la comunicazione degli organi istituzionali sono lievitate fino a raggiungere circa 900mila euro”. Una vera e propria lotta agli sprechi quella che vuole intraprendere il Movimento 5 stelle a Palermo: “Quello che nessuno dice – attacca Costantino – è che parte delle criticità di cassa del Comune dipendono anche dal mancato rispetto dei termini della certificazione di bilancio, un ritardo che ha comportato la sospensione dei trasferimenti da parte del governo nazionale, compreso il fondo di solidarietà comunale pari a circa 133 milioni di euro”.
Proprio per questo Forello promette: “Quando entreremo al Comune la prima cosa che faremo sarà quello di pianificare due perizie ben precise, una per i bilanci delle partecipate e una per analizzare nel dettaglio quelli del Comune. Il nostro primo obiettivo sarà quello di informare i cittadini sul reale stato dei conti pubblici – dice Forello -. Da quello che emergerà dipenderanno anche le nostre azioni di governo e la reale fattibilità del reddito di solidarietà”. “Vorrei che fosse chiaro, non si tratta di assistenzialismo – spiega il senatore Vito Crimi – noi cerchiamo di trovare una soluzione all’emarginazione degli ultimi, cerchiamo di fornire uno strumento che consenta ai meno abbienti di sentirsi di nuovo parte di una comunità”.
*Aggiornamento ore 18.30
“L’annuncio da parte del candidato sindaco del Movimento 5 Stelle Ugo Forello di praticare una sorta di ‘reddito di cittadinanza’ anche a Palermo è l’evidente mossa della disperazione con la quale gli esperti della comunicazione del Movimento vorrebbero tentare di rimediare allo scarso appeal di Forello e del M5s sull’elettorato del capoluogo siciliano”. Lo afferma, in una nota, Carmelo Miceli, segretario provinciale del Pd a Palermo. “La vicenda delle firme false, le lotte fratricide e – prosegue l’esponente dem – l’inesperienza declinata in avventurismo politico pesano, eccome. Una crisi di consensi che si è palesata nella scarsa presenza di cittadini al comizio di Alessandro Di Battista e che, di certo, non può essere invertita dall’offerta ai cittadini di ‘buoni sconto’, già ampiamente sperimentati in modo fallimentare a Napoli con la ‘nuova moneta’ Napo”.

