ROMA – Welfare, formazione, tutele più ampie e, soprattutto, aumenti retributivi. Questi i sostanziali avanzamenti raggiunti nell’ipotesi di nuovo contratto nazionale 2025-2028 dei lavoratori del settore idraulico-forestale, firmata oggi dalla Conferenza delle Regioni in rappresentanza delle Amministrazioni pubbliche, da Agrital-Agci, Federforeste, Legacoop, Confcoperative, insieme alle organizzazioni sindacali di Flai Cgil, Fai Cisl e Uila.
Forestali, firmata l’ipotesi di rinnovo
“Anche a nome del presidente della Conferenza Massimiliano Fedriga, desidero ringraziare tutte le parti trattanti, datoriali e sindacali, che con responsabilità hanno lavorato per colmare le distanze esistenti e chiudere una trattativa nell’interesse dei lavoratori. Questo contratto, che formalizzeremo il prossimo 18 dicembre, si presenta come positivo modello di negoziazione, anche perché avviene in costanza di rinnovo contrattuale, quindi senza ritardi”, commenta Marco Gabusi, Assessore della Regione Piemonte delegato della Conferenza della Regioni per la trattativa.
“Noi come Regioni abbiamo compiuto il massimo sforzo, ed è stato uno sforzo corale per dare una risposta importante dopo anni di mancata manutenzione su questo contratto – chiarisce Gabusi -. Oggi rispondiamo con avanzamenti nell’elemento base della contrattazione ma anche in tanti aspetti legati al welfare, alla sicurezza sul lavoro, e alle altre tutele”.
Aumento di 135 euro
Si parte da un aumento salariale di 135 euro, che rappresenta un sensibile riconoscimento alla categoria segnando circa + 10% in busta paga rispetto al contratto precedente.
“Dopo una trattativa lunga e impegnativa, questo rinnovo che ha innanzitutto restituito a oltre 23mila forestali la dignità del lavoro: l’aumento del 10% del salario medio significa compensare in busta paga la perdita del potere d’acquisto legata all’inflazione, in un momento storico in cui le Amministrazioni regionali sono sottoposte a forti vincoli di bilancio”, spiega Gabusi.
Tra gli elementi di novità, l’ipotesi di accordo ha definito maggiori tutele per i lavoratori sia in termini di sanità integrativa sia in termini di assicurazione obbligatoria a carico del datore di lavoro e a favore dei preposti alla sicurezza, a cui viene garantita protezione per la responsabilità civile e legale.
Il welfare è esteso per il congedo matrimoniale, per i permessi retributivi e per la genitorialità, con specifica estensione dei congedi di paternità.
La formazione viene rilanciata attraverso un ampliamento del diritto allo studio a favore degli operatori a tempo determinato e una rafforzata programmazione formativa, a carico del datore di lavoro, che obbliga a più ore di pratica e periodiche riunioni da tenersi anche in occasione della Giornata internazionale per la salute e sicurezza sui luoghi di lavoro. Il tutto si inserisce in un quadro di avanzamento delle regole contrattuali che va nella direzione di un minor divario tra lavoratori a tempo indeterminato e quelli a tempo determinato.

