"Formazione, basta assistenza | Sì a forme di promozione" - Live Sicilia

“Formazione, basta assistenza | Sì a forme di promozione”

La lettera
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La formazione PROFESSIONALE rappresenta, oggi più di ieri, una garanzia per rendere virtuoso il rapporto tra economia, società e democrazia. Si avverte il bisogno di politiche orientate alla promozione più che alla assistenza, che attivino e assumano come obiettivo particolare occupabilità e cittadinanza, per la valorizzazione di tutto ciò che è risorsa personale e sociale. In linea con i principi dell’Agenda di Lisbona la formazione professionale è, per eccellenza, uno strumento in grado di sostenere questo processo e non a caso essa, insieme al lavoro, viene considerata come criterio distintivo per affrontare le sfide degli attuali cambiamenti di portata epocale, in termini di crescita e di sviluppo delle persone, delle imprese e dei territori italiani.

Da qui la necessità di uscire da logiche riduttive che arenano il VALORE DELLA FORMAZIONE PROFESSIONALE. La formazione professionale va regolamentata ma a partire dalla REALTA’, dalla GIUSTA ANALISI DELLE SITUAZIONI PREGRESSE, dall’ATTENZIONE ALLA PERSONA, dalla RESPONSABILITA’ ETICO-PROFESSIONALE, dalla TRASPARENZA e dalla PROFESSIONALITA’. URGE CREARE IN SICILIA un SISTEMA STABILE DI FORMAZIONE PROFESSIONALE che possa garantire un “successo formativo” il più largo possibile nei suoi diversi percorsi:

1. di formazione professionale iniziale con I PERCORSI TRIENNALI DI ISTRUZIONE E FORMAZIONE PROFESSIONALE gestiti dagli enti della Regione accreditati secondo i criteri del Decreto Ministeriale sui percorsi triennali di istruzione e formazione professionale;

2. di formazione professionale post obbligo per ragazzi drop out, immigrati, in disagio socio-culturali, con carenze motivazionali, con permanenza temporanea nelle carceri;

3. di formazione continua per rispondere alle continue richieste del mercato del lavoro e anche del settore professionale di appartenenza;

4. di formazione sociale e professionale.

Usare con intelligenza e nella ricerca del BENE COMUNE puntando sull’istruzione e formazione professionale come spazio in cui FORMARE IL NUOVO CITTADINO RESPONSABILE DI OGGI E DI DOMANI è INDISPENSABILE. SCHIERARSI CON I GIOVANI, PER I GIOVANI E A FAVORE DEI GIOVANI E’ INDISPENSABILE. NON BISOGNA AVER PAURA DI STARE CON CHI VIVE SULLA STRADA E SPESSO SI TROVA SENZA STRUMENTI PER DIFENDERE I SUOI DIRITTI. NON BISOGNA AVER PAURA DI STARE CON CHI SULLA STRADA SPESSO VIVE LA SOLITUDINE DELLA DISOCCUPAZIONE, DELLA MANCANZA DI CASA, DELL’EMARGINAZIONE SOCIALE. SCHIERARSI CON I GIOVANI SIGNIFICA PROMUOVERE LE INTELLIGENZE DELLE MANI E DEL PENISERO E OFFRIRE “OASI” EVITANDO LA FUGA CHE IMPOVERISCE LA NOSTRA TERRA E IL MERCATO DELLA NOSTRA ISOLA”.

Puntare sulla formazione professionale significa CREDERE nella professionalità, nella cultura e nel lavoro. Difatti, è evidente che il valore deriva dall’applicazione del principio di sussidiarietà che sostiene una formazione scelta e per questo più efficace e più convincente nell’alternanza scuola/formazione/lavoro, e con forme particolarmente efficaci nell’apprendistato, dove l’impresa si fa istituzione culturale e formativa, di rilievo economico e sociale. Dieci anni di continui tentativi di riforme, a volte surrettizie, hanno messo a dura prova il sistema educativo di istruzione e formazione del nostro paese, soprattutto nelle sue componenti dedicate all’acquisizione di conoscenze e competenze professionali. Questi tentativi hanno comunque consentito di giungere ad un disegno complessivo che, anche nella acquisita consapevolezza di una necessaria e continua revisione organizzativa, permette ormai di valorizzare l’istruzione e la formazione professionale, nella quale operano anche gli enti di FP; un disegno, tuttavia, che si è attuato nelle Regioni in maniera difforme e frammentata, a causa di condizionamenti sia di carattere finanziario e sia di carattere politico- culturale.

Occorre agire per migliorarne l’accesso, sviluppare un sistema di opportunità che possa rendere la formazione continua e permanente un diritto soggettivo sollecitato dall’Unione Europea. Nella strategia di Lisbona si prevede di portare al 12,5% (rispetto al 7% del nostro Paese) le quote di lavoratori in grado di avvalersi ogni anno di una esperienza formativa. E’ importante che questa esperienza abbia un pieno carattere promozionale che coinvolga tutti, soprattutto quelli più esposti ai rischi dell’emarginazione, si definisca in rapporto ai fabbisogni dell’impresa, ma abbia anche a cuore la persona che va tutelata rispetto alla professionalità, alla crescita culturale, alla salute, al benessere, alla sicurezza della persona e all’inclusione sociale. Come ASSOCIAZIONE di ENTI auspichiamo una visione unitaria ed un consenso realmente “bipartisan” delle forze politiche regionali, in ordine ai processi di consolidamento della Sistema Formativo, plurale, condiviso, rispettoso delle territorialità.

GLI ENTI CHIEDONO STABILIZZAZIONE DEL SISTEMA, REGOLE CHIARE E UNIVOCHE, TRASPARENZA PROCEDURALE E RIDUZIONE DEI TEMPI BUROCRATICI.

LA PRESIDENTE di FORMA SICILIA SR MARIELLA LO TURCO


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