PALERMO– FLC CGIL CISL Scuola e UIL Scuola intervengono sulla pubblicazione della graduatoria per l’avviso 8/2016
“L’assessore Marziano ed il governo regionale completano l’opera di smantellamento del settore della formazione professionale in Sicilia, nel peggiore dei modi, falcidiando migliaia di posti di lavoro con una operazione politicamente sospetta. La gran parte degli enti storici siciliani di formazione ancora esistenti tagliati fuori dalla severa valutazione dell’avviso 8 del 2016 per la formazione professionale mirata all’occupabilità in Sicilia, di cui è stata appena pubblicata la graduatoria provvisoria.
Non vorremmo immaginare che la scelta selettiva sia stata orientata dalle considerazioni della politica piuttosto che dalla oggettività di una valutazione qualitativa, ma appare singolare che i maggiori soggetti presenti storicamente sul panorama formativo siano risultati così vulnerabili. Al di là del merito, che certamente oggi non è possibile valutare,e che riguarda i datori di lavoro più che il sindacato, che rappresenta i lavoratori, è paradossale come il tentativo di riformare il settore della formazione professionale, seppure con alcune intuizioni corrette, come quella di riallineare il repertorio delle qualifiche al quadro nazionale ed a quello europeo, oggi produca solo un ulteriore gravissimo rischio occupazionale, in unsettore che già è stato pesantemente segnato negli anni scorsi da una crisi profonda, dalla perdita di migliaia di posti di lavoro e dal ricorso ad ogni ammortizzatore utilizzabile.
Stanche di annunci demagogici e di approssimazione, FLCCGIL, CISL Scuola e UIL Scuola, fortemente preoccupate della condizione paradossale di un forte investimento di risorse pubbliche e di contro della gravissima perdita di posti di lavoro, chiedono al governo regionale di procedere immediatamente al confronto con il governo nazionale, per la dichiarazione dello stato di crisi alla presenza del sindacato, per la messa in atto di strumenti straordinari ed eccezionali per il sostegno al reddito,l’accompagnamento all’esodo ed in prospettiva il vero riordino del sistema,anche legislativo”.