PALERMO – “Siamo insoddisfatti, non è più tollerabile la situazione in cui vive la platea degli operatori, in gran parte licenziati o sospesi, senza lavoro, salario e nemmeno più ammortizzatori sociali”. Ad affermarlo sono Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola dopo l’incontro sulla vertenza della Formazione con l’assessore alla Famiglia, alla Solidarietà sociale ed il Lavoro Micciché e la Dirigente Generale del Dipartimento Bullara. “Basta ritardi, si avviino tutte le attività utili, il governo dimostri la volontà di salvare i servizi ai cittadini, i lavoratori, e di avviare le politiche attive del lavoro e di inclusione sociale”. “Ciò che è ancora più vergognoso – proseguono i sindacati – , è che le stesse promesse e impegni, di volta in volta sbandierate come realizzazioni imminenti, sono state fatte innumerevoli volte dal governo e dallo stesso Presidente della Regione, indipendentemente dal vorticoso avvicendarsi degli assessori e dei dirigenti, in maniera demagogica e senza mai individuare soluzioni risolutive”.
Durante il vertice, l’assessore ha comunicato i prossimi passi e i provvedimenti approvati come la delibera con la quale sono state appostate le risorse per garantire un insieme di servizi legati alle politiche attive del lavoro, all’intervento a favore della occupazione delle donne e all’intervento a favore dei minori stranieri non accompagnati. Ma i tempi non sono certi. “Quello che invece si è veramente realizzato – commentano Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola – è la sempre più radicale precarizzazione degli operatori, e l’unica ‘dematerializzazione’ di cui questo governo regionale è artefice non è quella dell’agenda digitale, ma quella del settore della Formazione professionale”. Sui fondi europei la Regione ha comunicato che per questi interventi, è in corso una preventiva interlocuzione con l’assistenza tecnica del Ministero del Lavoro, e che nei prossimi sei mesi dovrebbero essere emanati bandi e avvisi. Fra gli annunci anche affidamenti diretti al Ciapi, per il riavvio al lavoro degli operatori degli ex sportelli multifunzionali individuati nell’elenco unico ad esaurimento recentemente costituito per decreto dell’assessore, come previsto dalla legge regionale 8 del 2016. “Vogliamo tempi certi, si accelerino le procedure per giungere finalmente all’avvio delle attività e al ritorno al lavoro dei tanti operatori da troppo tempo in attesa”.