Fortitudo, a te la Final Eight | Chiarastella: "Sfida stimolante" - Live Sicilia

Fortitudo, a te la Final Eight | Chiarastella: “Sfida stimolante”

A Casalecchio di Reno va in scena la Coppa Italia, il capitano della Moncada punta i rivali ai quarti.

AGRIGENTO – Finalmente ci siamo. La Fortitudo Moncada Agrigento si prepara a vivere un’altra esperienza alle Final Eight di coppa Italia di serie A2, che quest’anno si disputerà in ben due piazze. Il teatro principale sarà la Unipol Arena di Casalecchio di Reno, affiancato in questa edizione dal palazzetto di Ozzano, situato a pochi chilometri dal capoluogo emiliano. E sarà proprio nella casa della Virtus che gli uomini guidati da Franco Ciani partiranno nel loro assalto a quel trofeo, effettuato nelle scorse stagioni ma con risultati non pari alle aspettative. Ironia della sorte, saranno proprio i padroni di casa della Segafredo a tenere a battesimo la Fortitudo, che però arriva senza provare alcun timore reverenziale, e al tempo stesso per ribaltare una fase della stagione non proprio esaltante, con la vittoria ottenuta domenica tra le mura amiche di Porto Empedocle contro Treviglio (solo dopo l’overtime) che ha posto fine a una lunga striscia negativa.

Sarà l’occasione per cercare di dare il via a una fase finale della stagione, che per la Moncada Agrigento vede un solo obiettivo possibile, ovvero la qualificazione ai playoff che ancora per un anno offriranno un solo pass per il “piano di sopra”, quella serie A sognata e sfiorata due anni fa dal Gigante. Ci pensa capitan Albano Chiarastella, pienamente recuperato e pronto a dare il massimo come sempre, a dare la misura di quanto la Fortitudo proverà a dare tutto per andare più avanti possibile in questa Final Eight, sulla scia di un suo illustre connazionale che proprio a Bologna ha dato la svolta definitiva alla propria carriera: “Partire da qui per andare a Bologna, in un palazzetto con una certa storia, a prendere parte alla presentazione della coppa, per me è stata una cosa speciale. Nel mio piccolo, essendo anche concittadino di Ginobili (entrambi nati a Bahia Blanca, ndr), rappresento proprio le due città che mi hanno dato di più. Manu per me rappresenta non solo sè stesso, ma anche la città in cui è nato e tutto il movimento cestistico argentino”.

Chiarastella ha fatto capire anche quanto sta crescendo, e quanto ancora potrà crescere la Moncada Agrigento in questa stagione. Dopo la pessima partenza è arrivato un filotto di vittorie che ha consentito di staccare il biglietto per la Final Eight. Una chance che non può e non deve essere sprecata: “Se ripenso alle prime partite in cui sono arrivato, quando al palazzetto c’erano 2-300 persone, e poi vedo dove siamo arrivati sul piano cestistico e organizzativo, si vede cosa abbiamo fatto. Se non fosse per la gente di Agrigento, non avremmo la possibilità di raggiungere certi traguardi e di poter giocare in determinate competizioni. Tra giocatori parliamo delle nostre condizioni sia in campo che nelle rispettive città in cui giochiamo, e di Agrigento si parla benissimo in giro. Sappiamo bene che le vittorie contano nello sport, se si parla tanto e bene di Agrigento vuol dire che stiamo andando bene, e mi fa un piacere immenso. È difficile fare benissimo ogni anno, ad esempio nella passata stagione siamo stati in testa finchè non sono arrivati gli infortuni. Quest’anno non abbiamo trovato subito la giusta alchimia ma ci stiamo riuscendo poco per volta. Nessuno avrebbe mai immaginato di ottenere la qualificazione in coppa dopo il brutto inizio di stagione”.

Albano Chiarastella e la Fortitudo Agrigento hanno già vinto una coppa Italia insieme. Era il 2012 quando arrivò il trionfo in coppa di serie B. Un’emozione che il giocatore argentino rivive volentieri: “Me la ricordo bene, per tanti motivi. Sia perchè abbiamo vinto, sia perchè venivo da un infortunio e sono riuscito a vincere il titolo di MVP della coppa, senza che potessi mai sperarlo. E poi perchè, avendo fatto 5 delle ultime 6 Final Eight, penso di sapere come si fa a vincere. Per farlo ci vogliono tanti fattori: il primo è il modo in cui la squadra arriva alla coppa, sul piano del gioco e dei risultati. Poi è molto importante avere la giusta mentalità, la chiave è andare con la voglia di vincere. Giocheremo con tutti gli occhi puntati addosso, perchè affronteremo la squadra di casa che non è una squadra qualunque, essendo la padrona di casa. Questo ci darà uno stimolo in più, se riusciremo a sfruttarlo ci potremo divertire”.


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