Fortitudo fa rima con impresa | Vittoria a Torino, serie riaperta - Live Sicilia

Fortitudo fa rima con impresa | Vittoria a Torino, serie riaperta

La compagine agrigentina non perde praticamente mai il vantaggio, ottenuto fin dai primi possessi, ma sfodera un ultimo periodo micidiale. Non basta la pioggia di triple della Manital nel finale, la serie si trasferisce in Sicilia sull'1-1.

basket - serie a2
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TORINO – Chi ha pensato che la favola fosse finita, non ha capito nulla. Gara 1 contro Torino ha visto scendere in campo probabilmente la peggior Fortitudo Agrigento di questi playoff, ma da quella prestazione coach Ciani ha tirato fuori l’ennesimo capolavoro di una postseason da sogno per la Moncada. Il PalaRuffini cade sotto le urla festanti di una buona fetta di tifosi giunti dalla città dei Templi, ma soprattutto sotto i colpi di Penny Williams e soci. Agrigento si riscatta e ribalta il fattore campo, portando la finale al PalaMoncada per i prossimi due turni. Un’opportunità enorme tra le mura amiche, quella di chiudere definitivamente la serie come fatto già con Verona e Casale, davanti ai propri tifosi. Serviranno due imprese pari a quella compiuta in terra piemontese, dove la Manital è andata in vantaggio solo per pochi istanti di gara, senza mai dare l’impressione di poter mettere sotto gli avversari. Un’Agrigento a tratti perfetta in difesa, capace di trovare le soluzioni giuste in attacco quando contava. Un’Agrigento che gioca “the right way”, come vuole il suo coach e come sempre fatto finora.

Torino fatica a trovare i giusti spazi contro la difesa di Agrigento. Nei primi tre minuti di gioco la Manital va a segno solo in contropiede, dimostrandosi incapace di attaccare la difesa schierata dalla squadra di Ciani, che nel frattempo trova cinque punti di fila da Dudzinski e un Williams in serata positiva. Il parziale iniziale è di 11-4 per Agrigento, suggellato da due canestri consecutivi di Evangelisti. Bechi decide di adottare qualche aggiustamento per frenare lo strapotere offensivo della Fortitudo e tanto basta per dare il via ad una mini rimonta fino al -3 con i liberi di Lewis. Una tripla in transizione di Evangelisti ristabilisce i due possessi di distanza, ma Torino ha preso le contromisure ad Agrigento: Rosselli in lunetta fa 16-12, Mancinelli dall’arco piazza la tripla del -1 e rimette tutto in discussione. Il primo quarto, però, rivede un’Agrigento da manuale in difesa e un mini-parziale 4-0 per il +5 alla prima sirena. La striscia si allunga sul 9-0 nel secondo quarto e la Fortitudo alza l’asticella del massimo vantaggio a quota tredici con le triple di Williams e Chiarastella. L’argentino fallisce un facile tap-in per il +15 e dalla possibile fuga si passa alla rimonta. Fantoni e Lewis non falliscono dalla lunetta per il -9 Torino, Mancinelli e Miller siglano i canestri del -3 e ancora Lewis in lunetta fa 39-40. È il momento più duro per Agrigento, evidentemente aggravata dai falli, ma Piazza riesce a limitare e a chiudere sul 39-43 all’intervallo lungo.

Agrigento soffre ancora Mancinelli alla ripresa delle ostilità. L’ex capitano della nazionale trascina i suoi nuovamente ad una lunghezza di distanza, mantenuta anche grazie alla difesa di Rosselli, che prima stoppa Williams e poi va in penetrazione per il 44-45. Lo svantaggio che resta tale dopo il botta e risposta dall’arco tra Evangelisti e il solito Mancinelli, ma la squadra di Ciani continua a sbagliare conclusioni dalla lunga distanza con Udom e Dudzinski, concedendo alla Manital l’opportunità di ribaltare il risultato. Una chance che i gialloblù colgono con i liberi di Gergati per il primo vantaggio casalingo, ma alla terza sirena è Agrigento ad essere ancora avanti, seppur di un solo punto. Una distanza minima che i biancoblù non possono permettersi di mantenere tale, se vogliono ribaltare il fattore campo. Lo sa bene Ciani e lo sanno bene i suoi ragazzi, che nell’ultimo quarto alzano ulteriormente l’intensità. Dudzinski mette undici dei suoi diciotto punti totali proprio negli ultimi dieci minuti, ed è il protagonista assoluto che porta Agrigento fino al +12, proprio con una sua tripla. Torino paga l’inconsistenza difensiva di Giachetti, letteralmente dominato da Piazza, vero MVP della serata per i siciliani. Lewis tenta una reazione estrema con la tripla del -9, ma non basta. Agrigento allunga ulteriormente e mette in ghiaccio gara 2. Adesso si va in Sicilia, al PalaMoncada, con un solo imperativo per la Fortitudo: deve essere un volo di sola andata.

MANITAL TORINO-FORTITUDO AGRIGENTO 76-89 (15-20, 39-43, 54-55)

TORINO Giachetti, Mancinelli 24, Fantoni 8, Lewis 23, Rosselli 14, Viglianisi ne, Vangelov, Bruttini, Gergati 2, Pichi, Miller 5. Allenatore: Bechi.

AGRIGENTO: Evangelisti 11, Williams 20, Chiarastella 11, Piazza 8, Dudzinski 18, Vai, De Laurentiis 6, Saccaggi 11, Udom 4, Portannese. Allenatore: Ciani.


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