Il decreto crescita del governo nazionale modifica la riserva territoriale in favore del Mezzogiorno dei finanziamenti del Fondo di sviluppo e coesione. Lo denuncia Renato Schifani di Forza Italia, che parla di “saccheggio del Sud” da parte del governo gialloverde e sottolinea come il decreto sposti i finanziamenti del Fondo di sviluppo e coesione “in favore del Nord. Viene davvero da chiedersi con quale coraggio Salvini e Di Maio vengano a chiedere voti ai cittadini meridionali quando sottraggono loro la possibilità di vedere seri investimenti per le infrastrutture, l’occupazione, la competitività delle imprese”.
La norma riguarda il Fondo di viluppo e coesione, per il quale nel decreto viene mantenuta il vincolo di destinazione territoriale che assegna l’80 per cento delle somme al Sud e il 20 al CentroNord. Si introduce però una deroga a questo principio per quanto riguarda le risorse destinate al finanziamento della progettazionetecnica degli interventi infrastrutturali che abbiano avuto la valutazione positiva da parte delle “strutture tecniche” della Presidenza del Consiglio dei ministri. In questo caso il vincolo di ripartizione in favore del Mezzogiorno non si applica.
Critica anche la deputata di Forza Italia Matilde Siracusano: “I proclami che hanno accompagnato il Decreto crescita sono stati purtroppo disattesi. Specie per ciò che riguarda il Sud, dal Governo non esiste nessuna programmazione, sia politica che economica. Non ultima è la questione legata ai finanziamenti previsti dal Fondo sviluppo e coesione (Fsc), per i quali sono stati cancellati i vincoli di destinazione. Senza investimenti, il Mezzogiorno continuerà ad essere l’anello debole della catena produttiva nazionale, vincolata alle misure assistenziali”. (sa.t.)