Forza Italia, Schifani "mediatore" in missione a Catania - Live Sicilia

Forza Italia, Schifani “mediatore” in missione a Catania

Il presidente impegnato a tessere le fila del partito siciliano. Oggi parte la tre giorni etnea per mettere ordine all’interno del centrodestra.

PALERMO – Il presidente della Regione Renato Schifani si appresta a mettere mano al delicatissimo dossier “Forza Italia”. Complici i risultati non certo brillanti totalizzati in occasione delle regionali in Lombardia e Lazio, in Sicilia bisogna custodire il tradizionale granaio di voti e rilanciare il partito. 

Miccichè generale senza esercito

Puntellare il partito, ringagliardirlo per dare ancora più forza all’azione di governo e resistere alla valanga meloniana. Ma con le amministrative alle porte la pratica Gianfranco Miccichè è affare non più rinviabile. Il commissario regionale custodisce gelosamente il simbolo ma dopo l’operazione di isolamento all’Ars, che ha ridefinito la geografia del partito e la supremazia di Renato Schifani, si ritrova a giocare il ruolo di generale senza esercito. Al netto delle minacce, le carte si distribuiranno ai tavoli provinciali, dove siedono i referenti provinciali (o i deputati di riferimento dei vari territori): Marco Falcone a Catania Bernadette Grasso a Messina, Riccardo Gennuso a Siracusa, Stefano Pellegrino a Trapani, Michele Mancuso a Caltanissetta. 

Schifani in prima linea

Il fatto di avere con sé i maggiorenti siciliani del partito sarà il dato politico che realisticamente Renato Schifani farà valere a Roma, un modo per scongiurare contestualmente l’arrivo di un commissario troppo ingombrante che rischi di fargli ombra (uno su tutti Giorgio Mulè). Una partita decisiva per Schifani sarà quella che si giocherà alle comunali di Catania. La tre giorni etnea che parte oggi vedrà il presidente impegnato in vari incontri istituzionali (in primis, l’inaugurazione dell’anni accademico in compagnia del Ministro Annamaria Bernini) ma soprattutto privati per rinsaldare soprattutto il partito catanese. 

La missione catanese

La mission è quella di costruire un’alleanza tra i due dioscuri azzurri Marco Falcone e Nicola D’Agostino (che di certo non si sono mai amati particolarmente) in vista dei prossimi appuntamenti elettorali. Un lavoro di cucitura che si accompagnerà ad uno di tessitura ben più complesso: tenere unita la coalizione in una fase di impasse. Il tour etneo sarà l’occasione per fare il punto in vista del big match delle comunali di Catania e di giocare il ruolo di garante (come ha anticipato giorni addietro a microfoni di Live Sicilia) di un centrodestra oltremodo rissoso e lontano da una sintesi.  Una sfida di non poco conto. 


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