PALERMO – “Fermiamo la macelleria nelle carceri italiane” è questo il messaggio fatto recapitare da Forza Nuova, con due striscioni apposti fuori dalle strutture detentive del capoluogo siciliano.
“Lo sosteniamo da tempo – dichiara Massimo Ursino, segretario provinciale di FN -, oltre ad una urgente riforma della giustizia italiana, occorre una riforma carceraria che rivaluti il senso della detenzione in direzione rieducativa, e non più unicamente punitiva. Non si è ancora posto rimedio al sovraffollamento delle carceri, nonostante le condanne per trattamento inumano dei detenuti da parte della corte di Strasburgo, eppure basterebbe rimpatriare i detenuti stranieri per alleggerire la pressione demografica del 33%, ed avviare una seria politica di provvedimenti quali l’indulto per le pene inferiori ai 3 anni”.
Gli striscioni sono un chiaro riferimento ai fatti di Santa Maria Capua Vetere, balzato alle cronache ad un anno di distanza.
“Quello del carcere campano – continua Ursino, è solo uno degli episodi che, di tanto in tanto, si verificano nelle carceri di tutta Italia, dove le famigerate “squadrette” commettono abusi sulla popolazione carceraria, coperti dal silenzio complice di tutto il sistema. La nostra solidarietà con i detenuti non può che essere totale, perché a differenza dei partiti del centrodestra, è frutto di una visione più umana, cristiana e nazional rivoluzionaria”.