CATANIA – Sono cominciate anche a Catania le somministrazioni delle terze dosi alle persone più fragili, agli anziani, ai malati oncologici. Quasi un paradosso se si pensa che è ancora altissima la percentuale di chi non ha ancora ricevuto la prima dose. Una “caccia” ai non vaccinati che l’Asp di Catania ha affidato con fiducia ai medici di medicina generale, ma che purtroppo non è ancora “ingranata” come i vertici dell’azienda provinciale sanitaria auspicavano. E infatti nei prossimi giorni sono previsti incontri per far partire il progetto che mira a convincere una larga fetta dei 300 mila catanesi non ancora immunizzati. Una fetta minoritaria della provincia di Catania che però si contagia e contagia (anche i vaccinati). E tra questi c’è l’esercito variegato dei no vax. L’obiettivo è quello di “far cambiare idea” agli indecisi e poco informati, che magari si sono fatti spaventare dalle “fake news che girano in rete”.
Intanto il virus continua a circolare e Catania si conferma la provincia con più casi ogni giorno. Duro il commento di Raffaele Lanteri, responsabile Medici dell’Ugl Sanità: “Riflettevo sulla terza dose e pensavo con rabbia che ancora ci sono persone che non hanno fatto la prima”.
Il medico catanese è particolarmente critico nei confronti dei no vax. Anche perché il prezzo più alto lo stanno pagando, secondo Lanteri, i più fragili. Tra cui i malati oncologici. “Mi sembra veramente incredibile – commenta – che esista gente così irresponsabile da non comprendere che, per colpa dei non vaccinati, il virus continua a circolare e dobbiamo ancora sottoporre la categoria che ha pagato il prezzo più alto (fragili, oncologici, anziani etc) a subire nuovamente l’assenza totale di senso civico. Non crediamo che abbiano pagato abbastanza?”, si chiede con amarezza.
Lanteri poi lancia una stoccata a chi protesta sull’obbligo della certificazione verde: “Non comprendiamo che non ci sarebbe nemmeno bisogno di aprire polemiche sui green pass perché un’adesione di massa alla campagna vaccinale ne avrebbe reso inutile l’utilizzo per mancanza di circolazione del virus”.