Vaccini, parte la sfida dei medici di medicina generale

Vaccini, parte la sfida dei medici di medicina generale

Il funzionario Asp Franco Luca: "Convincere gli indecisi. All'appello mancano 300 mila cittadini".

CATANIA – La strategia è cambiata. Si punta sui medici di medicina generale per non essere più il fanalino di coda per il numero di cittadini immunizzati. È partita la sfida con i medici di medicina generale che sono chiamati a “contattare, informare e convincere” chi ancora non si è vaccinato. “All’appello mancano 300 mila persone”, spiega Franco Luca, direttore del Dipartimento Attività territoriali dell’Asp di Catania. Che crede che questa può “essere la sfida vincente” per colmare il gap siciliano. 

La Direzione Strategica dell’Asp di Catania. Da sx il direttore amministrativo Giuseppe Di Bella, il direttore generale Maurizio Lanza, il direttore sanitario Antonino Rapisarda


“Io credo molto in questo percorso che secondo me può diventare anche modello per le altre province siciliane. Quello che i medici di medicina generale – spiega Luca – è un lavoro di prossimità, non si tratta solo di inoculare dosi. Avranno un compito davvero difficile e importante: qui non è un fatto economico, dei 5 euro in più o in meno. Anzi se riusciremo a raggiungere l’obiettivo dell’80% di vaccinati ci sarà un risparmio per l’azienda, perché ogni iniziativa messa in campo ha un costo. In questo momento dobbiamo pensare alla salute dei cittadini e il vaccino è l’unica arma a nostra disposizione per vincere questa battaglia contro questo nemico invisibile”. 

“I medici dovranno cercare i non vaccinati uno ad uno: gli indecisi, i poco informati, gli spaventati. Li dobbiamo scovare e convincere. E dobbiamo fare in fretta: entro fine settembre dovremmo raggiungere l’80% della popolazione. Non dimentichiamo che c’è il pericolo delle varianti. Solo con il vaccino – continua il funzionario Asp –  fermiamo la diffusione del virus e la sua capacità di mutarsi”. 

La strategia è avviata. L’obiettivo dei primi di ottobre è fissato. Ora la palla è in mano ai medici di medicina generale. Una sfida di non poco conto. Lunedì intanto Franco Luca incontrerà i capi dipartimento di quei comuni dove il tasso di vaccinazione è basso. “Io ci credo. Se i medici di medicina generale lavoreranno bene riusciremo non solo a colmare il gap, ma anche a superare le altre regioni”. La sfida è cominciata. 


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