PALERMO – Il segretario nazionale della Cisl Fp, Angelo Marinelli, è stato in Sicilia, a Catania e Palermo, per una due giorni dedicata al nuovo contratto collettivo nazionale di lavoro 2016-2018 delle Funzioni Centrali, che riguarda i lavoratori dei ministeri, delle agenzie e degli enti pubblici non economici. Un risultato raggiunto dopo più di otto anni di trattative e lavoro costante, costruito passo passo con la base.
“Siamo riusciti a sbloccare una situazione incancrenita da troppo tempo – spiega Marinelli. – Questo contratto è riuscito ad armonizzare sei contratti differenti e tre comparti diversi. Un negoziato complesso perché ci siamo mossi tra mille vincoli e questo rende il risultato raggiunto ancora più prezioso: dagli 85 euro medi di aumento sul tabellare alla parte normativa che migliora la qualità del lavoro”. “Con il contratto 2019-2021 – ha concluso – daremo delle risposte anche alle aspettative di valorizzazione professionale ed economica che i lavoratori attendono da tantissimi anni”.
“Un contratto sofferto – ha aggiunto Paolo Montera, segretario generale della Cisl Fp Sicilia – ottenuto grazie al meticoloso e attento lavoro della nostra segreteria nazionale, che dà finalmente un minimo di lustro a una categoria che ha atteso questo momento per troppo tempo”. “Per lavorare sul prossimo rinnovo – spiega Giuseppe Barone, responsabile del dipartimento Funzioni centrali della Cisl Funzione pubblica Sicilia – si insedierà entro giugno una commissione paritetica, un nuovo istituto partecipativo istituito soprattutto grazie all’impegno dei sindacati. In quella sede saranno affrontate tutte le questioni rimaste ancora aperte, come i punti che riguardano l’ordinamento professionale”.
“Adesso – ha concluso Montera – bisogna andare avanti e spingere affinché si chiudano anche i rinnovi dei contratti delle Autonomie locali, della Sanità e quello dei dipendenti regionali”.
