"Fuori i partiti dalla magistratura" | Gruppo di giudici "contro" il Csm - Live Sicilia

“Fuori i partiti dalla magistratura” | Gruppo di giudici “contro” il Csm

Un gruppo di giudici ha dato vita ad un nuovo movimento. Il manifesto è un duro atto d'accusa. Tra i firmatari, Il Gip di Palermo, Giuliano Castiglia: "È un sistema che va cambiato. Basta alle carriere programmate".

NASCE "ALTRA PROPOSTA"
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PALERMO – L’iniziava è di quelle che faranno discutere. Basta leggere le parole del manifesto per capire che l’obiettivo, apertamente dichiarato, è la rottura con il sistema. In nome della trasparenza e contro le correnti all’interno del Csm. “Per restituire alla magistratura un’immagine non offuscata di credibilità, imparzialità ed efficienza al servizio dei cittadini”. Scusate se è poco.

Nasce il comitato Altra Proposta su iniziativa di un gruppo di giudici. Tra i firmatari ci sono anche tre “siciliani”: Giuliano Castiglia, Felice Lima e Andrea Reale, rispettivamente in servizio nei Tribunali di Palermo, Catania e Ragusa.

Più che un manifesto è uno j’accuse: “Magistrati operanti in una corrente si rivolgono a componenti del Csm (il Consiglio superiore della magistratura è l’organo di autogoverno delle toghe ndr) appartenenti al loro gruppo per segnalare le ‘doti’ di un candidato, tra le stesse includendo l’appartenenza di quest’ultimo allo stesso gruppo. I componenti dell’organo istituzionale considerano nella loro scelta anche l’opportunità politica di sostenere, per l’attribuzione dell’incarico, il concorrente espressione della medesima area politico-associativa”.

Ed ancora: “Avvertiamo pertanto come indifferibili le esigenze, da un lato, di ripristinare un’autentica democrazia all’interno della vita associativa della magistratura, presupposto imprescindibile per affrontare senza preconcetti i temi fondamentali della giurisdizione e, dall’altro, di recuperare all’azione dell’autogoverno valori essenziali come la trasparenza e la riconduzione di ogni scelta solo alla legge e non a logiche diverse, come l’appartenenza correntizia”.

Sul sito www.altraproposta.blogspot,it c’è il testo integrale del manifesto. Una sintesi, dura e cruda, arriva da Castiglia, impegnato giudice per le indagini preliminari a Palermo. Le sue, infatti, non sono parole tenere:”Bisognare liberare il Csm dal peso della correntocrazia tipica dei partiti. Lasciarsi alle alle spalle le logiche del passato”. A cominciare dal metodo per scegliere i componenti del Csm. Quale adottare? “Il sorteggio”, taglia corto Castiglia: “Basta alla programmazione delle carriere”.

Chi ha aderito ad Altra Proposta ha le dee chiare. E guai a credere che siano a caccia di nomine e incarichi elettivi. Il comitato non li prevede. Altrimenti, dicono, sarebbe diventata un’altra corrente. L’ennesima. La polemica è servita.


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