FIUMEFREDDO DI SICILIA. E’ qualcosa di più di un furto, è un atto vile nei confronti della comunità di Fiumefreddo di Sicilia quello compiuto sotto Natale ai danni della Croce Rossa locale. Ad essere presa di mira l’ambulanza in dotazione ai volontari della Cri, custodita nell’ex macello comunale, in via Maccarrone. Ignoti, tra il 24 ed il 26 dicembre, si sono introdotti nell’area comunale concessa in comodato d’uso all’associazione ed hanno smontato e portato via diversi pezzi del mezzo di soccorso. Ad essere rubati i due pneumatici anteriori, la batteria, la radio veicolare, gli specchietti, i fari posteriori e addirittura le spazzole tergicristalli. Non solo. I ladri si sono anche introdotti nel magazzino portando via le altre quattro ruote di scorta. Nel raid sono stati gravemente danneggiati anche il portellone laterale, quello posteriore e il vano interno contenente, tra le altre cose, le bombole d’ossigeno. Il danno ammonterebbe ad oltre 2500 euro. Ma naturalmente la cosa più grave è che l’azione dei malviventi ha reso inutilizzabile, non si sa per quanto tempo, un mezzo di soccorso utile soprattutto per le comunità di Fiumefreddo di Sicilia e Calatabiano. A scoprire l’accaduto stamani è stata Marianna Schillaci, presidente del comitato della Croce Rossa Italiana di Fiumefreddo di Sicilia.
“Sono sgomenta e rammaricata – dichiara Marianna Schillaci – Un simile atto è sempre da condannare ma credo che in questo caso sia ancora più grave e più vile perché colpisce un mezzo di soccorso usato per dare aiuto alle persone vulnerabili del territorio”. L’ambulanza, donata qualche anno fa dal Comitato provinciale della Croce Rossa, era molto utilizzata per effettuare servizi di trasporto verso i presidi ospedalieri e per prestare assistenza sanitaria durante eventi e manifestazioni sportive. Adesso non è possibile stabilire quando il mezzo potrà essere rimesso in sesto. “Non so se e quando potremo ripararla – conclude con rammarico Marianna Schillaci – Purtroppo i danni sono molto ingenti”. Stamani il furto è stato denunciato ai carabinieri di Fiumefreddo di Sicilia. Le indagini si preannunciano difficili. L’area infatti è priva di impianto di videosorveglianza.