Il giorno dopo lo stralcio, da parte del presidente dell’Ars Francesco Cascio, di alcune norme “di settore” contenute nella legge finanziaria proposta dal Governo Lombardo, l’assessore all’Economia Gaetano Armao coglie l’occasione per esprimere le proprie considerazioni e fare il punto riguardo la legge regionale di bilancio. “La prossima finanziaria – afferma – è lo strumento per risanare i conti regionali e promuovere lo sviluppo della Sicilia. E per questo, dunque, che a misure di contenimento della spesa sono state agganciate alcune fondamentali, ed attese, riforme di settore; a partire da quella della semplificazione amministrativa, da troppo tempo attesa da imprese e società civile, seguendo in tal senso la consolidata esperienza del legislatore statale”.
Come sottolineato ieri, anche oggi Armao evita poi di entrare nel merito delle scelte operate dal presidente dell’Assemblea Regionale, limitando piuttosto il suo approccio alla vicenda con una presa di coscienza, e sottolineando come il documento finanziario mantenga comunque la sua “impostazione di forte riequilibrio dei conti”. Per l’assessore, infatti, non è possibile “perdere di vista la necessità di urgenti riforme che, con grandi ricadute sul bilancio regionale, e sulla società siciliana, ammodernino drasticamente un sistema ormai stantio e per le quali il Governo assumerà nella prossima Giunta le necessarie determinazioni per proseguire l’azione di impulso”.
Insomma la priorità, com’è giusto che sia, spetta sempre alle riforme in grado di restituire nuovo slancio all’intero “sistema Sicilia”. “Esiste la necessità di rispondere all’attesa dei siciliani di grandi riforme di settore – prosegue Armao -, anche con forme normative innovative, quali quelle regolamentari, già sperimentate nella riuscita riorganizzazione dell’amministrazione regionale decollata con l’inizio del 2010. Con lo stesso metodo si può pensare di riformare singoli comparti delle politiche regionali”.
Infine l’assessore all’Economia si sofferma sull’ambito di incidenza dell’atto normativo, ricordando come “l’ultima finanziaria approvata – conclude Armao- recava, tra le altre, norme sulle competenze delle Province in materia di manutenzione delle strade (art.37); sui mercati contadini (art.83); ed in materia di vigilanza sulla riserva di Monte Cofano (art.103)”.