CATANIA – “Pensavo fosse una fase invece era amore” recitava così uno dei tantissimi cartelli protagonisti della sfilata che ieri a partire dalle ore 18 ha attreversato il centro della città dell’Elefante in occasione del Gay Pride edizione 2016. Tantissimi colori, musica ed esuberanza hanno animato l’atmosfera da piazza Cavour sino a piazza Teatro Massimo in un caldo pomeriggio di luglio apice di una tre giorni interamente dedicata ai diritti e all’orgoglio gay.
Catania insieme a Taranto infatti ieri sono state capitali italiane all’insegna dei diritti urlati a squarciagola sempre più dalla comunità lgbt.
“In queste due piazze del sud del quinto week end dell’Onda Pride sono stati in migliaia a sfilare – hanno commentato gli organizzatori – in tanti infatti sono scesi in strada per rivendicare l’orgoglio lgbt, per chiedere pari diritti e che la lotta contro l’omofobia sia concreta ed efficace. Una risposta anche a chi pensa che il sud sia per definizione più chiusi ed arretrato, la hanno dato le tante facce felici e colorate di ieri”. Ed in effetti nelle immagini del Catania Pride di Shamar Droghetti e Andrea Maccarrone trapela proprio l’allegria, la voglia di esserci e l’onnipresente ironia che nonostante tutto contraddistingue ogni anno un evento tanto amato, ma anche spesso odiato.
Perché se da una parte c’è chi non gradisce la minifestazione, dall’altra parte, ogni anno, sono sempre più numerosi i cittadini e le associazioni che decidono spontaneamente di avvicinarsi al corteo, manifestando piena solidarietà alla comunità lgbt. “Bisogna metterci la faccia” scriveva qualche giorno fa Emanuele dal proprio profilo Fb invitando tutti a prendere parte alla sfilata, un invito a quanto pare accolto da tanti sostenitori e curiosi giunti da tante province siciliane.
Un corteo definito “pazzesco” da Giovanni Caloggero, Consigliere Nazionale di Arcigay e presente ieri a Catania dove i già straordinari numeri della scorsa edizione pare proprio siano stati largamente superati.
