Una organizzazione, composta da autotrasportatori e aviorifornitori avrebbe sistematicamente rubato carburante dagli aeromobili delle compagnie che operano nell’aeroporto Falcone Borsellino di Palermo.
Da settimane i militari osservavano i movimenti dei componenti dell’organizzazione, annotando orari e turni di servizio. Giorno dopo giorno – sottolineano le fiamme gialle – i sospetti iniziali sono diventati realtà, facendo affiorare “una rete di connivenze tra aviorifornitori, dipendenti del deposito carburanti e autotrasportatori”.
Nell’organizzazione, sottolineano gli inquirenti, “ognuno aveva un compito ben definito”. Gli indagati grazie ad un ingegnoso sistema “nel rifornire di carburante gli aeromobili facevano la ‘cresta’, scaricandone meno del pattuito, in modo tale da accumulare quantità giornaliere di migliaia di litri”. Nel corso dell’operazione, sono state sequestrate nel deposito aeroportuale tre autocisterne, contenenti ciascuna 120 mila litri di aviocarburante, non riscontrati nei documenti contabili, ed una autocisterna proveniente da Palermo, bloccata con quasi 30 mila litri di carburante in meno. Arrestato il conducente. Altre otto persone sono state denunciate. Devono rispondere a vario titolo di truffa, furto e contrabbando di prodotti petroliferi.
Il rifornimento agli aerei “era di poco inferiore rispetto a quello documentato”, sottolinea la Guardia di finanza, e “non è mai venuta meno la sicurezza nel trasporto dei passeggeri”.