PALERMO – Sarà lunedì 8 ottobre il giorno decisivo per il futuro della Gesap, la società che gestisce l’aeroporto Falcone-Borsellino di Punta Raisi e che domani avrà un nuovo consiglio di amministrazione. Un appuntamento inizialmente fissato per l’estate, poi slittato a settembre e infine fissato per domani: alle 15 si riuniranno i soci, un’ora e mezza dopo si terrà una conferenza stampa.
Le manovre sono in corso da tempo, ma i giochi in parte sono già fatti. Il dubbio più grande rimane quello sul ruolo del presidente: l’uscente è Fabio Giambrone, ex senatore, da anni uno dei più fidati collaboratori del sindaco di Palermo, Leoluca Orlando. Ed è proprio il Professore ad avere in mano la partita, dal momento che non soltanto è il sindaco del comune capoluogo, che detiene il 31% delle quote, ma è anche a capo dell’ex Provincia, oggi Città metropolitana, che di azioni ne ha il 41%. Il che significa, in pratica, che quattro dei cinque componenti del cda li sceglierà proprio Orlando, tra cui il presidente e la figura chiave dell’amministratore delegato.
Il sindaco non avrebbe dubbi sulla conferma di Giambrone, ma la nuova normativa non è per niente chiara e tutto si gioca su una sottile differenza: la Gesap, oltre a essere una società privata in mano a enti pubblici, è anche una società a controllo pubblico? Se la risposta fosse sì, Giambrone non potrebbe guidarla visto che è un dipendente del Comune di Palermo; in caso contrario, nulla osterebbe. Una sottile differenza, tutta giocata sul diritto, ma che è divenuta dirimente per il futuro della società.
I pareri non sono unanimi, ma l’ultima parola ovviamente spetterà ai soci: il comune di Palermo e l’ex Provincia, la Camera di Commercio con il 22% delle quote ma anche il comune di Cinisi col 3%. In queste ore sono in corso verifiche e trattative per capire se Giambrone potrà restare o meno al suo posto ma, in caso contrario c’è in pole position Tullio Giuffrè. Ingegnere trasportista, docente universitario di Strade, ferrovie ed aeroporti ed ex assessore di Orlando nella passata sindacatura, è stato contattato dai soci per saggiarne la disponibilità. Domani le idee saranno più chiare e, in caso di fumata nera, Giambrone potrebbe andare a Gh, la controllata di Gesap che si occupa di Handling, restando nell’ambito aeroportuale.
Non sembrano invece esserci dubbi sul vicepresidente e sull’amministratore delegato. La prima casella è appannaggio della Camera di Commercio che, per anni, ha indicato l’ex presidente Roberto Helg. Dopo l’arresto di quest’ultimo, l’ente camerale guidato da Alessandro Albanese, che è anche presidente di Sicindustria Palermo, ha indicato Giuseppe Todaro, anche lui esponente di Sicindustria e autore delle denunce che hanno poi dato il via a importanti inchieste giudiziarie. Ma nelle scorse settimane la Camera ha deciso di cambiare: nessuna conferma per Todaro, nel consiglio di amministrazione di Gesap tornerà proprio Albanese.
Per quanto riguarda invece l’amministratore delegato, al posto di Giuseppe Mistretta andrà Giovanni Scalia, componente anche del cda uscente. Sulla quarta poltrona dovrebbe restare Cleo Li Calzi, che garantirebbe così la quota rosa, mentre il quinto componente dovrebbe essere un tecnico di stretta fiducia orlandiana, anche se per il momento non trapelano nomi: di sicuro c’è che non avrà rapporti con la politica.
Le decisioni ufficiali arriveranno soltanto domani e la diranno lunga sul futuro dello scalo aeroportuale, al centro di investimenti milionari e che, prima o poi, dovrebbe avviarsi anche alla privatizzazione. Ma la partita si legherà anche a quella del rimpasto visto che, se Giambrone non resterà in Gesap, potrebbe fare l’assessore al comune di Palermo nella nuova giunta prevista per fine anno.