Un gruppo di lavoratori della Gesip è salito sul tetto di Palazzo delle Aquile, sede del municipio di Palermo, subito dopo l’incontro che una delegazione ha avuto stamattina col presidente del consiglio comunale, Alberto Campagna (Pdl). I dipendenti rivendicano la proroga della convenzione tra comune e Gesip, che si occupa di servizi, come manutenzione e pulizia. I manifestanti non intendono scendere dall’edificio senza rassicurazione che la delibera di proroga venga approvata dal consiglio comunale.
La polizia municipale ha transennato l’area attorno al municipio, impedendo il transito alle auto. Decine di turisti sui marciapiedi fotografano il gruppo di operai, quattro-cinque, che sono sul tetto del municipio, accanto alle statue che raffigurano aquile, simbolo della città di Palermo. Il palazzo è presidiato dalla polizia.
Alcuni degli operai della Gesip saliti sul tetto del municipio di Palermo hanno lanciato pezzi di tegole verso la piazza Pretoria, presidiata dalle forze dell’ordine. La protesta impedisce agli impiegati comunali di lasciare il palazzo, mentre l’area è stata transennata per sicurezza dalla polizia municipale.
Gli operai hanno lanciato le tegole in strada, sulla via Maqueda che costeggia piazza Pretoria, sede del municipio di Palermo. Non ci sono stati feriti. La zona è stata transennata dalla polizia municipale. I tre operai sul tetto hanno raccolto altre tegole. Davanti al palazzo c’è un altro gruppo di una trentina di operai Gesip. Gli operai sono riusciti a entrare nel palazzo municipale fingendosi lavoratori delle pulizie, quindi sono saliti sul tetto.
”Da qui non scendiamo. Basta con le promesse, siamo stanchi di aspettare, il comune ci prenda in carico”. Così al telefono uno dei tre operai della Gesip, Giacomo Giaconia di 52 anni, saliti sul tetto del municipio di Palermo, dopo essersi introdotti nell’edificio fingendosi addetti alle pulizie. Giaconia per camminare si aiuta con una stampella a causa di una trombosi; è sposato e ha quattro figli. La moglie, costretta alla sedia rotelle da una disabilità, è tra il gruppo di una trentina di persone radunate davanti il palazzo di città. Sul tetto assieme a Giaconia, che svolge mansioni di addetto alla pulizia e custode, ci sono altri due lavoratori. Salvatore Spatola, assistente al verde urbano negli impianti sportivi di 48 anni, sposato con una dipendente di Gesip e con sette figli, e Antonio Rosano, anche lui assistente al verde urbano di 57 anni, sposato, tre figli e due nipoti a carico. I tre operai chiedono l’assunzione diretta al comune di Palermo che si avvale della Gesip (circa 2mila lavoratori) per la manutenzione e la pulizia del verde pubblico e dei cimiteri. La convenzione tra l’amministrazione e la società scade il 5 giugno.