PALERMO – Sulle loro spalle c’è già un’accusa pesantissima, quella di omicidio. Riguarda il delitto di Massimo Pandolfo, l’imprenditore palermitano trovato ucciso l’anno scorso vicino ad Acqua dei Corsari. Giuseppe Pollicino, 20 anni e Marco Sanfratello, 19, attualmente in carcere, avrebbero anche messo a segno dure violente rapine nei mesi successivi all’omicidio.
Era il luglio del 2013 quando il supermercato “Carrefour” di via Messina Montagne è stato preso di mira due volte in pochi giorni. In meno di ventiquattro ore erano stati messi a segno due colpi che hanno reso necessario l’intervento del 118 per soccorrere il personale dell’attività commerciale.
In entrambi i casi i due giovani erano entrati in azione fingendo di fare la spesa, poi avevano indossato i passamontagna. Alla seconda rapina aveva partecipato anche un complice che i carabinieri stanno ancora cercando. Con il volto coperto e armati di pistola hanno minacciato la cassiera di turno impossessandosi dell’incasso della giornata. Poi la fuga e lo choc dei dipendenti e dei clienti che si trovavano nel supermercato.
Il 20 luglio la cassiera rapinata, colta da malore, è stata trasportata in ospedale per le cure del caso. A contribuire notevolmente alle indagini, le immagini della videosorveglianza e il riconoscimento dei malviventi da parte delle vittime. I due, già in carcere, sono così stati raggiunti da una nuova ordinanza di custodia cautelare, l’accusa è di rapina aggravata in concorso e detenzione e porto abusivo d’arma. Intanto i carabinieri della stazione Acqua dei Corsari e della compagnia Piazza Verdi proseguono con le indagini per risalire al terzo complice.