MESSINA – Il Gup di Messina Salvatore Mastroeni ha rinviato a giudizio i 15 imputati per omicidio plurimo e strage nell’ambito dell’inchiesta sull’alluvione del primo ottobre del 2009 che colpì particolarmente la frazione messinese di Giampilieri e il comune di Scaletta Zanclea, oltre a paesi della zona ionica. Le vittime furono 37. A giudizio, tra gli altri, l’ex sindaco di Messina Giuseppe Buzzanca, il sindaco di Scaletta Zanclea Mario Briguglio, l’ex dirigente della Protezione civile regionale Salvatore Cocina.
Le persone prosciolte dall’accusa e la cui posizione è stata archiviata sono tre progettisti: Carmelo Antonino Melato, Agatino Giuseppe Manganaro e Stefano Bello. Gli altri rinviati a giudizio dal Gup di Messina sono Gaspare Sinatra, ex commissario straordinario del Comune di Messina, Antonino Savoca, autore di uno studio geologico; Alberto Pistorio, Giuseppe Rago e Francesco Grasso, redattori del piano stralcio di bacino per l’assetto idrogeologico relativo all’area territoriale tra il bacino del torrente Fiumedinisi e Capo Peloro; Giovanni Arnone e Tiziana Flora Lucchesi, dirigenti della Regione siciliana; i progettisti Francesco Triolo, Salvatore Di Blasi, Giovanni Garufi; Salvatore Cotone, geologo; Giovanni Randazzo, autore della nota geologica a supporto dei lavori di ripristino della funzionalità idraulica dei torrenti Racinazzi, Divieto e Saponara. 168 le persone offese, compresi il comitato regionale di Legambiente e il Wwf Italia. Il Gup in aula ha chiesto alla Procura ulteriori indagini perché emergerebbero altre presunte responsabilità. (Ansa).