PALERMO – “Gianmarco libero subito”. Questo chiedono i ragazzi che in migliaia si sono mobilitati da piazza Bologni per mostrare il loro supporto a Gianmarco Codraro, il giovane attivista che da martedì scorso è detenuto nel carcere Pagliarelli di Palermo. Ed è proprio al Pagliarelli che il corteo si è arrestato perché “Gianmarco deve sapere che non è solo”.
“Questa manifestazione nasce dalla volontà di aiutare una persona che si è sempre interessata attivamente alle problematiche della nostra città e non solo” – spiega Federico Guzzo, militante del Collettivo universitario autonomo. “Quello che noi chiediamo oggi è la scarcerazione immediata di Gianmarco. Arriveremo fino al carcere Pagliarelli per fargli sentire che non è solo, che c’è tantissima gente che lo supporta e che l’intero movimento palermitano lotta per la sua liberazione”. La solidarietà non arriva soltanto da Palermo. In tantissimi, infatti, si sono mobilitati anche a Milazzo, città di origine dell’attivista, che in questi giorni ha dato il via ad una vera e propria catena di solidarietà che ha coinvolto anche il mondo dell’arte e della cultura.
“Abbiamo attivato una campagna di mobilitazione che ha riguardato tutti gli ambienti in cui Gianmarco era presente e che ha portato oggi alla partecipazione di tantissime persone” – racconta Giuditta Lo Tauro, attivista e militante del Collettivo universitario autonomo -. La notizia del suo arresto ha interessato parecchie categorie, non soltanto gli studenti, aggiunge -, e questo perché Gianmarco, spesso in prima linea nelle manifestazioni cittadine, è molto conosciuto in città”. Tantissime le dimostrazioni di solidarietà anche sulla pagina facebook del ragazzo e gli striscioni e i manifesti che lo ritraggono affissi all’Università degli studi di Palermo dove Gianmarco studia Ingegneria dell’Energia.
