Giarrusso: "Non mi candido alla presidenza della Regione" - Live Sicilia

Giarrusso: “Non mi candido alla presidenza della Regione”

"Appoggio De Luca che ritengo essere il migliore tra quelli in campo"
REGIONALI 2022
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“Leggo, con stupore, di un sondaggio online dove vengo indicato fra i candidati alla Presidenza della Regione”, così l’eurodeputato Dino Giarrusso commenta l’iniziativa di una testata siciliana, spiegando: “Ringrazio chi ha lanciato il sondaggio, ma voglio chiarire che dopo il comportamento imbarazzante del centrosinistra non è mia intenzione candidarmi alla presidenza. Invito, quindi, tutti quelli che pensavano di votarmi, di partecipare al sondaggio scegliendo Cateno De Luca, come ho fatto io, dato che lo ritengo senza ombra di dubbio il migliore tra i nomi attualmente in campo, non a caso temutissimo da quell’accozzaglia di partiti responsabili del disagio cui sono costretti i cittadini siciliani. Un’accozzaglia indegna, di cui il fu Movimento Cinquestelle fa parte a pieno titolo, come dimostra la pantomima sulle primarie, sul candidato, sul triplo mandato e sul cancellierato, condizione umiliante cui gli attivisti siciliani sono costretti da anni a causa dello strapotere feudale di Cancelleri e famiglia allargata, affamati di poltrone e potere”.

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Quanto all’imminente nascita di un nuovo soggetto politico, Giarrusso rivela: “Sto lavorando sodo ad un accordo con Cateno De Luca per le regionali di Novembre e le nazionali del 2023. La mia formazione politica sta per nascere e sarebbe una sfida in piena regola al sistema dei partiti se si unisse a Sicilia Vera con l’obiettivo di liberare la nostra amatissima Regione. Cateno ha dimostrato di essere un ottimo amministratore e profondo conoscitore della macchina pubblica, così come confermato dai messinesi con la trionfale elezione di Federico Basile che ho sostenuto convintamente. Se penso all’ennesima figuraccia fatta da Musumeci al Taobook, auspico di chiudere in fretta l’accordo con De Luca e metterci a lavorare insieme perché questi tristi spettacoli non si ripetano mai più, e la Sicilia torni ad essere libera, benestante e protagonista” conclude Giarrusso.


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